Alle 17:05 il secondo test fra le due formazioni a sette giorni di distanza dal precedente
Si scrive Argentina-Sudafrica, anche se il secondo incontro fra i Pumas e la squadra campione del mondo si tiene di nuovo su un terreno amico a questi ultimi: alle 17:05 verrà calciato il drop di avvio dell’incontro nel cielo di Port Elizabeth dal prato del Nelson Mandela Stadium.
Dopo la vittoria piuttosto netta di 7 giorni or sono, gli Springboks sono chiamati a ripetersi, stavolta schierando l’artiglieria pesante. Dodici dei quindici titolari lo erano anche nel terzo test della serie contro i British & Irish Lions, con Malcolm Marx che a questo turno inverte la sua staffetta con Bongi Mbonambi.
Le due novità principali di Jacques Nienaber sono Thomas du Toit in prima linea e Marvin Orie in seconda. Il primo è un giocatore esperto e collaudato, un vincitore della Rugby World Cup con grandi doti in mischia ordinata e un discreto dinamismo nel gioco aperto.
Leggi anche: Dave Rennie è arrabbiatissimo: “L’attitudine neozelandese di non onorare i propri impegni è deludente”
Orie invece è alla prima partenza da titolare in nazionale. Seconda linea dalle grandi doti atletiche, si è conquistato il diritto di rimpiazzare un Eben Etzebeth tenuto a riposo dopo l’intenso mese appena passato.
Durante le sessioni di allenamento per le sfide ai Lions, a Orie era richiesto di impersonare Maro Itoje, cercando di porre gli stessi problemi del seconda linea inglese. È stato talmente convincente, a quanto pare, da conquistare la fiducia di Nienaber.
I Pumas invece vanno alla ricerca di un riscatto soprattutto morale. Troppi errori e troppo spenti nel confronto fisico individuale per essere l’Argentina che conosciamo nel primo test.
A fare da ulteriore ostacolo, però, i numerosi infortuni che hanno costretto Ledesma a ripensare il proprio pacchetto di mischia spostando Guido Petti in terza linea e promuovendo fra i titolari Matias Alemanno e Tomas Lavanini.
Nel reparto arretrato spazio a Juan Cruz Mallìa nel ruolo di estremo e al recente medagliato olimpico del Sevens Ignacio Mendy all’ala. Per lui sarà un esordio di fuoco.
La vera rivoluzione della squadra argentina è però in mediana, dove Ledesma ha scelto di cambiare lanciando la coppia formata da Gonzalo Bertranou e Domingo Miotti. L’obiettivo è alzare il ritmo del gioco offensivo e avere maggiore lucidità nel tentativo di aggirare la rush defence sudafricana.
Il pronostico è tutto a favore di Siya Kolisi e compagni, ma scommettere contro l’Argentina è un brutto mestiere.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Cobus Reinach, 8 Jasper Wiese, 7 Franco Mostert, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Marvin Orie, 3 Thomas du Toit, 2 Malcolm Marx, 1 Trevor Nyakane
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Frans Malherbe, 19 Nicolaas van Rensburg, 20 Kwagga Smith, 21 Dan du Preez, 22 Jaden Hendrikse, 23 Damian Willemse
A disposizione: 16 Facundo Bosch, 17 Facundo Gigena, 18 Santiago Medrano, 19 Marcos Kremer, 20 Juan Martín González, 21 Felipe Ezcurra, 22 Nicolás Sánchez, 23 Lucio Cinti
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.