L’ex allenatore del Sudafrica (e anche dell’Italrugby) esprime il suo punto di vista sulla “questione estetica”
Una serie di vittorie importanti e di sostanza, ma che sotto il profilo del gioco non hanno esaltato gli esteti della palla ovale. E’ un Sudafrica sotto il “fuoco delle critiche” quello che dopo aver battuto i British & Irish Lions ha iniziato in maniera positiva anche il suo Rugby Championship 2021 (due vittorie su due contro l’Argentina), non convincendo però a pieno per il suo stile di gioco.
A tal proposito, in “difesa” dei campioni del mondo, è intervenuto Nick Mallett, peraltro ex commissario tecnico anche dell’Italrugby fra il 2007 e il 2011, offrendo una chiave di lettura più pragmatica: “I Test Match sono fatti per essere vinti e Rassie Erasmus e Jacques Nienaber stanno facendo questo – ha affermato a Super Sport – e aggiungo che sono stati a bravi a gestire anche la disciplina della squadra nel corso delle ultime sei partite”.
Poi ha detto: “Non capisco le critiche: fossero arrivate delle sconfitte come quelle contro gli All Blacks o l’Irlanda nel 2017 (57-0 in un caso e 38-3 nell’altro, ndr) allora tutto sarebbe stato giustificabile, ma così direi di no”.
“Cinque anni fa si sono subiti ko umilianti provando a giocare in maniera diversa, adesso si è tornati a vincere imponendo lo stile di gioco più consono e riconoscibile per questa squadra”.
“Non sta a noi valutare dall’esterno se vanno effettuate delle modifiche allo stile di gioco. Questo dev’essere vincente e non per forza attraente: ognuno deve fare al meglio quello che può per superare gli avversari. Se vogliono che il Sudafrica cambi stile di gioco, allora cambino le regole, perché così mi sembra che gli Springboks siano i migliori”.
Infine un’ultima punzecchiatura di Nick Mallett, relativo allo scontro Springboks-All Blacks: “Sappiamo che quando giocheremo contro la Nuova Zelanda si vedranno in campo due filosofie di gioco e di rugby completamente diverse: allora vedremo in quella circostanza chi sarà il migliore”.
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