La solidità difensiva è stata una delle chiavi dei successi Springboks negli ultimi 2 anni
Il gioco del Sudafrica è stato oggetto di accese discussioni negli ultimi tempi: c’è chi lo definisce noioso e chi invece ne apprezza l’efficacia. Del resto, la dicotomia tra bel gioco e risultati fa parte di tutto il mondo dello sport, non solo del rugby. Fatto sta che il Sudafrica, grazie ad un gioco non sempre spettacolare ma di una concretezza disarmante, è stato in grado di rimettersi in carreggiata dopo una crisi che sembrava senza via d’uscita.
Chiaramente, con un gioco come quello degli Springboks, la chiave non può essere che la difesa, e quella della coppia Erasmus-Nienaber è stata letteralmente impenetrabile. Per trovare una partita con più di una meta subita dal Sudafrica bisogna tornare indietro a due anni fa, alla sconfitta – poi ininfluente – nella prima giornata del mondiale 2019. Gli All Blacks vinsero 23-13 con le mete di Bridge e Scott Barrett, passarono primi nel girone ma non riuscirono ad approdare all’ultimo atto del torneo, cosa che invece riuscì ai sudafricani.
Da quel momento, nessuno è mai riuscito a segnare più di una meta agli Springboks in 80 minuti. In 12 partite disputate, per ben 7 volte il Sudafrica non ha subito mete, mentre nelle altre 5 è ha subito una sola marcatura pesante, perdendo soltanto nel primo match contro i Lions. Tutto questo attraversando un periodo difficilissimo a causa del Covid, che ha costretto gli Springboks a non giocare per oltre un anno.
Questi sono le mete e i punti subiti dal Sudafrica negli ultimi 12 incontri:
Sudafrica – Namibia 57-3 (0 mete)
Sudafrica – Italia 49-3 (0 mete)
Sudafrica – Canada 66-7 (1 meta)
Giappone – Sudafrica 3-26 (0 mete)
Galles – Sudafrica 16-19 (1 meta)
Inghilterra – Sudafrica 12-32 (0 mete)
Sudafrica – Georgia 40-9 (0 mete)
Sudafrica – Lions 17-22 (1 meta)
Sudafrica – Lions 27-9 (0 mete)
Sudafrica – Lions 19-16 (1 meta)
Sudafrica – Argentina 32-12 (0 mete)
Argentina – Sudafrica 10-29 (1 meta)
Da questi risultati, oltre al ridottissimo numero di marcature subite, viene fuori anche che gli Springboks hanno concesso solo 3 volte più di 15 punti, e solo una volta sono andati oltre i 20. Con numeri così, diventa difficilissimo per chiunque portare a casa la partita sapendo che non si potranno mettere a segno più di 10-15 punti sul tabellone.
Emblematico è l’ultimo match della serie contro i Lions, una gara punto a punto vinta grazie al piede dell’infinito Morné Steyn, ma anche grazie a dei numeri difensivi impressionanti. Sono 145 i placcaggi effettuati dagli Springboks, di cui ben 9 dominanti contro lo 0 fatto registrare a questa voce dalla squadra di Gatland. MPV della serie, da questo punto di vista, sono senza alcun dubbio Eben Etzebeth e il capitano Siya Kolisi, che nelle 3 partite hanno fatto rispettivamente 40 e 37 placcaggi.
Insomma, con questi presupposti, sembra sempre più vicina l’idea di uno scontro praticamente alla pari tra il Sudafrica e gli All Blacks, che sembrano davvero gli unici in grado di poter trovare delle crepe nei meccanismi difensivi perfetti messi a punto dallo staff Springboks.
Francesco Palma
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