È il 17enne Tom, mediano di apertura secondogenito del grande Michael, passato dagli Harlequins ai Reds
Tom Lynagh, come suo padre Michael, gioca mediano d’apertura.
Nato in Italia diciassette anni fa, il più giovane dei due figli della leggenda dei Wallabies e numero 10 del Benetton anni Novanta ha deciso di tornare nella madrepatria, dove non aveva mai vissuto prima d’ora.
A differenza del fratello Louis, ala emergente degli Harlequins campioni d’Inghilterra e corteggiato dalla nazionale italiana, Tom sogna di diventare un Wallaby come papà, e per questo ha trovato casa nel Queensland, ai Reds.
Tom Lynagh è un giocatore molto promettente e ha impressionato molti osservatori in Inghilterra, dove ha vestito la maglia dell’academy degli Harlequins e quella delle nazionali giovanili
Vedi anche: Video: Le due mete decisive di Louis Lynagh, nella finale di Premiership
“Ho sempre sognato di giocare per l’Australia – dice il ragazzo – Potrei non averne l’opportunità, ma voglio comunque sognarlo e i Reds mi sembrano un buon posto per provare a raggiungere i miei obiettivi. Mi piace il tipo di rugby che si gioca quaggiù.”
“Sono molto orgoglioso della decisione di Tom – ha invece dichiarato Michael Lynagh, che con i Reds ha ottenuto 100 presenze e con l’Australia vanta 72 caps e una coppa del mondo, quella del 1991 – Ha preso la sua strada in maniera decisa quando avrebbe potuto semplicemente cercare di seguire le orme di suo fratello.”
“È stato fortunato che i Reds gli abbiano dato questa opportunità, finora non ha ancora fatto niente: tocca a lui dimostrare, adesso.”
Ma non crediate che in una famiglia così l’esempio di cotanto padre sia particolarmente seguito: “Quando a casa tiro fuori qualche discorso su quando giocavo, mi prendo sempre gran bacchettate dai ragazzi. In generale, teniamo un profilo basso: non ho ricordi o memorabilia appesa in casa o cose così.”
Il più giovane dei Lynagh ha firmato un contratto con i Reds fino al 2023. Avrà due stagioni per dimostrare le proprie qualità al rugby australiano, sperando di seguire le orme del padre. Ma la sua eleggibilità per l’Italia e l’Inghilterra, ancora per un po’, rimarrà una porta aperta per il futuro.
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