La Federazione fa un passo importante verso la revisione dell’alto livello
Inizia concretamente il processo di dell’alto livello da parte della FIR, che nell’ultimo comunicato stampa ha illustrato il modo in cui sarà strutturata la selezione e la gestione dei giocatori di interesse nazionale.
Innanzitutto, sarà formato un comitato per l’Alto Livello, presieduto da Franco Smith, che si occuperà di identificare – per ogni stagione – gli atleti di potenziale interesse. A partire dalla stagione 2022-2023, inoltre, gli atleti identificati saranno suddivisi dalla FIR in due categorie: i Permit Players e i Draft Players.
I Permit Players, saranno messi sotto contratto dalla FIR o dalle franchigie, si alleneranno con loro per almeno due volte a settimana (più il ritiro pre-stagionale) e saranno poi associati ad un club di Top 10 con il quale potranno scendere in campo, nel caso la franchigia non li schierasse in lista gara per il weekend.
I Draft Players, invece, saranno messi sotto contratto dai club di Top 10 e si alleneranno settimanalmente con loro, ma saranno anche selezionabili – in caso di necessità – da una franchigia dell’URC.
Inoltre, questi giocatori formeranno lo “scheletro” della rinata Nazionale “A”, per la quale verrà strutturato un calendario internazionale di 7-8 incontri stagionali contro omologhe formazioni Tier 1 o Nazionali Maggiori Tier 2.
Questi, invece, saranno i componenti del già precedentemente citato comitato per l’Alto Livello:
Franco Smith – Direttore Alto Livello
Giorgio Morelli – Vice-Presidente Vicario FIR e Capo Delegazione Italia
Daniele Pacini – Direttore Tecnico FIR
Kieran Crowley – Commissario Tecnico Squadra Nazionale
Quintin Kruger – Responsabile Preparazione Atletica
Carlo Checchinato – Amministratore Delegato Zebre RC
Antonio Pavanello – Direttore Generale Benetton Rugby
Rappresentante Peroni TOP10 – da nominare a cura delle Società del massimo campionato
A seguito di questo comunicato, Franco Smith ha dichiarato: «Per incrementare la capacità della Nazionale Maggiore Maschile di performare sulla scena internazionale, franchigie più competitive ed un campionato domestico di qualità sono la condizione essenziale. Allargare la base della selezione era una necessità non più differibile, così come creare per ogni giovane che ambisca a rappresentare l’Italia le migliori condizioni possibili di maturazione tecnica, fisica e psicologica. Lavoreremo con Kieran Crowley, tutto lo staff della Nazionale Maggiore, i tecnici delle Franchigie e dei Club del TOP10 per costruire per ogni giocatore il miglior percorso individuale possibile. Vogliamo veder crescere l’Italia, e far crescere con lei tutto il rugby italiano».
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