I Wallabies ci hanno provato, ma la squadra di Foster si è dimostrata ancora una volta di un altro pianeta
Sei mete, 5 punti e altra partita dominata da parte degli All Blacks, che pur non giocando la partita perfetta portano a casa la terza vittoria (con la Bledisloe Cup già in cassaforte) contro un’Australia ancora una volta generosa ma poco concreta.
Non si può dire che i Wallabies non ci abbiano provato, anzi. Tanti errori sono arrivati proprio dall’eccessiva frenesia della squadra di Rennie, che le ha tentate tutte per mettere in difficoltà una squadra che però si è dimostrata superiore.
Al fischio d’inizio la Nuova Zelanda prova subito a prendere in mano la partita, ma la prima occasione è dell’Australia che prova a sorprendere gli avversari nel gioco rotto: buco clamoroso trovato dal ritrovato Samu Kerevi, che raccoglie il pallone dalla ruck e sorprende l’intera linea difensiva degli All Blacks. Il sostegno di Koroibete è ben portato e arriva la meta, ma il TMO annulla considerando irregolare la posizione del centro nel momento in cui entra in possesso dell’ovale.
Quando si tratta di costruire l’azione però i Wallabies fanno fatica, e proprio in fase di impostazione arriva un sanguinoso tenuto: dalla piazzola Beauden Barrett fa 3-0. Poco dopo, l’indisciplina della squadra di Rennie regala agli avversari anche il facile piazzato del 6-0.
Gli All Blacks giocano sui tanti errori australiani, che attaccano con troppa frenesia: su un pallone recuperato Beauden Barrett inventa un calcetto perfetto per Will Jordan, che ad occhi chiusi trova il sostegno di Weber. Passaggio perfetto per l’accorrente Jordie Barrett che vola in mezzo ai pali per il 13-0.
L’Australia avrebbe anche qualcosa a cui aggrapparsi: le cariche e i break di Kerevi, i buoni calci dalla base di McDermott, una mischia a fasi alterne. Non tantissimo, soprattutto perché a contatto non fanno molta strada e manca l’avanzamento quando si sposta il pallone da una parte all’altra: alla prima occasione Hooper e compagni optano per il 3 punti facili, ma Lolesio sbaglia clamorosamente un calcio facile.
Al 28′ arriva l’episodio che potrebbe rimettere in piedi una partita che sembrava andare verso una direzione ben precisa: Jordie Barrett salta per raccogliere un pallone al volo, alza eccessivamente il piede e prende in faccia Koroibete. Murphy opta per il rosso diretto senza nemmeno pensarci troppo. L’Australia però continua a fare errori su errori: sul successivo calcio di punizione Banks cerca la rimessa laterale ma manda il pallone oltre la linea di meta, poi – sempre durante la superiorità numerica – la meta di Koroibete viene annullata per un eccessivo “gattonamento” dell’ala.
Dall’altra parte gli All Blacks gestiscono e poi colpiscono alla prima occasione utile: rimessa laterale a 10 metri dalla linea di meta, maul devastante e David Havili finalizza per il 18-0. Sì, un centro che entra nella maul e marca pure la meta, e il primo tempo finisce così.
Nel secondo tempo l’Australia deve tentare il tutto per tutto: ancora una volta è Samu Kerevi a ispirare l’offensiva Wallabies, con il pallone allargato poi a Tom Banks che sembra potersi involare verso la meta. Rieko Ioane però è più veloce e salva tutto quando l’estremo australiano pregustava già la meta. La squadra di Rennie però prende coraggio: break stupendo di McDermott che viene placcato soltanto ai 5 metri, pallone mantenuto grazie all’immancabile sostegno di Hooper e poi allargato per la carica vincente di Folau Fainga’a. Lolesio trasforma per il 7-18, proprio quando gli All Blacks erano appena ritornati in 15.
Nemmeno il tempo di riprendere contatto con la partita e i Wallabies subiscono nuovamente l’impatto con un avversario chiaramente più forte. Giocata strepitosa di Akira Ioane che batte 3 avversari e serve poi a Will Jordan il pallone facile facile per la terza meta. Barrett non trova i pali e si resta 7-23. Dall’altra parte sono sempre McDermott e Kerevi gli unici a reggere il confronto e a dare linfa all’azione offensiva. Proprio nel corso dell’azione che poteva riaprire la partita, Philip sbaglia completamente il passaggio: Havili intercetta e vola dall’altra parte, nonostante il disperato tentativo di Kerevi. 7-28 e mani sul bonus offensivo, con Barrett che sbaglia un’altra facile trasformazione.
L’Australia, nonostante lo sbandamento, è ancora viva: ancora una volta è un’intelligente partenza direttamente dalla ruck, stavolta del neo-entrato Pete Samu, a creare il pericolo. Il sostegno di Nic White è perfetto e arriva la meta del 14-28, che toglie il bonus alla Nuova Zelanda. Nemmeno il tempo di rimettere il pallone al centro e i ragazzi di Foster vanno dall’altra parte e rimettono a posto le cose: ancora una galoppata di Akira Ioane sul lato destro, sostegno ben portato da Lienert-Brown e quinta meta. Dalla piazzola stavolta ci prova McKenzie, ma al piede non è giornata: 14-33.
L’Australia continua a provarci, ma gli avversari restano lì ad aspettare l’errore: intercetto di Perenara su Valetini. Il mediano di mischia naviga, vede dall’altra parte del campo la corsa di George Bridge e lo serve con un calcio perfetto. Il numero 23 non deve far altro che schiacciare per la meta che di fatto chiude anche il discorso del punto di bonus: 14-38. C’è tempo anche per la terza meta dell’Australia, con una bella azione di Nic White e Tom Banks, con l’estremo che marca per il 21-38, che serve solo a rendere meno umiliante il punteggio.
Questo il tabellino di Australia-All Blacks:
Australia: 15 Tom Banks, 14 Andrew Kellaway, 13 Len Ikitau, 12 Samu Kerevi, 11 Marika Koroibete, 10 Noah Lolesio, 9 Tate McDermott, 8 Rob Valetini, 7 Michael Hooper (c), 6 Lachlan Swinton, 5 Matt Philip, 4 Darcy Swain, 3 Allan Alaalatoa, 2 Folau Fainga’a, 1 James Slipper
A disposizione: 16 Lachlan Lonergan, 17 Angus Bell, 18 Taniela Tupou, 19 Izack Rodda, 20 Pete Samu, 21 Nic White, 22 Reece Hodge, 23 Jordan Petaia
Mete: Fainga’a, White, Banks
Trasformazioni: Lolesio (3)
Punizioni:
All Blacks: 15 Jordie Barrett, 14 Will Jordan, 13 Anton Lienert-Brown, 12 David Havili, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Brad Weber, 8 Ardie Savea (c), 7 Dalton Papalii, 6 Akira Ioane, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 George Bower
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Angus Ta’avao, 19 Tupou Vaa’i, 20 Ethan Blackadder, 21 TJ Perenara, 22 Damian McKenzie, 23 George Bridge
Mete: J. Barrett, Havili (2), Jordan, Lienert-Brown, Bridge
Trasformazioni: B. Barrett
Punizioni: B. Barrett (2)
Francesco Palma
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