Dave Rennie, per il Rugby Championship, ha rinforzato il reparto delle prime linee con una convocazione “dal sapore esperto”
Quando “tuffarsi nella mischia” è tutto tranne che un modo di dire: l’Australia è in emergenza e, in vista del prosieguo del Rugby Championship, ha richiamato Greg Holmes. Una scelta definita come “estrema” dai media oceanici, una decisione che riporta in nazionale il pilone 38enne che non gioca coi Wallabies dal 2016 (27 caps all’attivo).
Australia: fra i Wallabies c’è un ritorno di peso
Come si è arrivati alla convocazione di Holmes? A causa dell’infortunio di Pone Fa’amausili e delle quarantene rigide imposte a chi arriva in Australia, c’era bisogno di qualcuno che fosse subito pronto. Holmes, che dal 2020 è tornato a giocare in patria con Western Force, è stato avvicinato da Rennie una settimana fa che gli ha chiesto di guardare alcuni allenamenti dei Wallabies, in città per preparare la sfida con gli All Blacks disputata la scorsa domenica.
Dopo la gara l’allenatore dell’Australia ha richiamato Holmes proponendogli di tornare in squadra non solo per questa settimana ma per tutto il prossimo mese, una decisione che lo stesso pilone non si aspettava assolutamente ma che servirà per coprire l’imminente dipartita di Allan Alaalatoa, pronto a tornare a Canberra per assistere alla nascita del suo figlio.
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Attenzione perché questo aspetto legato alle nascite sembra un fattore chiave nel rugby di alto livello del 2021. Se alcuni All Blacks (tra i quali Mo’unga, Smith e Whitelock) salteranno le prossime partite del Championship, anche la compagna dello stesso Holmes sta aspettando di partorire a inizio ottobre. Per questo l’intera famiglia si trasferirà nel Queensland, con la dolce attesa che sarà completata a Gold Coast.
In vista del doppio scontro col Sudafrica, in programma nei prossimi due fine settimana, il pilone australiano ha detto: “Giustamente gli Springboks sono la squadra numero uno del ranking. Hanno vinto test importanti, contano su un pack di mischia gigantesco, per fermarli serve che tutti diano il massimo. Dobbiamo riuscire a imporre un gioco veloce ed evitare di concedere facili calci di punizione”.
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