Nuovo appuntamento con la rubrica romantica di OnRugby, che parte da lontano per arrivare al recente trionfo dell’Italvolley a Belgrado
Pubblichiamo un nuovo episodio della rubrica curata da Alessio Di Lorenzo che con la sua pagina Instagram Poesia Sportiva racconta Il lato poetico ed autentico dello sport attraverso frasi, citazioni e racconti dei protagonisti di questo mondo.
“Cari genitori, mi rivolgo a voi in quanto essere adulti, razionali e con la testa ben piantata sulle spalle.
La pallavolo è lo sport più pericoloso che esista. Vi hanno ingannato per anni con la storia della rete, della mancanza di contatto fisico, del fair play.
Ci siamo cascati tutti, io per primo, ma il rischio è molto più profondo, subdolo.
Prima di tutto questa cosa del passaggio. Il passaggio come gesto obbligatorio per regolamento in un mondo che insegna a tenersi strette le proprie cose, i propri privilegi, i propri sogni, i propri obiettivi!
Poi quella antipatica necessità di muoversi in tanti in uno spazio molto piccolo. Accidenti, ci mettiamo tanto ad insegnare ai nostri figli di girare al largo da certa gentaglia, a cibarsi di individualismo, a tenersi distanti da quelli un po’ troppo diversi e poi li vediamo tutti ammassati in pochi metri quadrati, a dover muoversi in maniera dannatamente sincronica, rispettando ruoli precisi.
Non c’è nessuno che può schiacciare se non c’è un altro che alza, nessuno che può alzare se non c’è un altro che ha ricevuto la battuta avversaria. Una fastidiosa interdipendenza che tanto è fondamentale per lo sviluppo del gioco e che rappresenta una perfetta antitesi del concetto con cui noi siamo cresciuti e che si fondava sulla legge: la palla è mia e, se voglio, qui non gioca più nessuno.
Insomma questa pallavolo dove la squadra conta cento volte più del singolo, dove i propri sogni individuali non possono che essere realizzati attraverso la squadra, dove sei chiamato a rimettere in gioco sempre ed inevitabilmente quello che fai fatto, diciamocelo chiaramente, è uno sport da sovversivi!
Non vorrete correre questo rischio, vero? Anche perché vi avviso, se deciderete di farlo, non tornerete più indietro”.
[Estratto del testo di Mauro Berruto pubblicato nel volume a cura di Scuola Holden: Sogni di gloria. Genitori, figli e tutti gli sport del mondo]
Nella vita ci sono rischi che non puoi permetterti di correre e ci sono rischi che non puoi permetterti di non correre. Perchè è possibile che un giorno ti svegli sul tetto d’Europa!
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