Gli All Blacks sembrano imbattibili, ma c’è qualcosa che l’Argentina può fare per cambiare le sorti di un match che sembra già scritto?
Il Rugby Championship entra nel vivo. Comincia la terza giornata con la sfida tra Nuova Zelanda e Argentina, con gli All Blacks che vogliono mantenere la testa della classifica e i Pumas che daranno tutto pur di cancellare lo 0 dalla casella “punti”.
Certamente, visti i neozelandesi delle prime due giornate, appare difficile pensare a qualcosa alla quale l’Argentina potrebbe aggrapparsi per provare a giocarsi la partita. La squadra di Mario Ledesma è apparsa un po’ sotto tono nelle due sfide contro gli Spingboks, ma in fondo l’avversario non permetteva poi chissà quale libertà di espressione in mezzo al campo.
I Pumas hanno dalla loro una grande regolarità: sono solidi, intelligenti e pronti a sfruttare ogni errore degli avversari. Gli All Blacks qualche errore qua e là contro l’Australia lo hanno fatto, a differenza di un Sudafrica praticamente perfetto in ogni momento. La chiave starà proprio lì: se i ragazzi di Foster non commetteranno errori, con buone probabilità porteranno a casa la partita, ma al primo black-out (e ogni tanto capita) l’Argentina potrebbe rendere le cose molto più complicate. I sudamericani sono in grado di rimanere in partita per 80 minuti, anche quando il punteggio sembra ormai darli per spacciati: il Sudafrica ne è uscito bene grazie perché non ha praticamente sbagliato nulla, ma non è detto che domani accada la stessa cosa.
La Nuova Zelanda cambia 6 uomini rispetto alla vittoria contro l’Australia: il capitano sarà Brodie Retallick, mentre Perenara rileva Weber dal primo minuto e Bridge partirà dall’inizio con Rieko Ioane in panchina. Confermati i 3 fratelli Barrett (compreso Jordie, dopo la “grazia” ricevuta) e la cerniera di centri con Lienert-Brown e Havili. Tre cambi invece nel pacchetto di mischia, dove Jacobson sostituisce l’infortunato Savea e in prima linea partono dall’inizio il tallonatore Aumua e il pilone sinistri Tu’inukuafe. Panchina come sempre piena di carte da giocare, in particolare fra i trequarti con McKenzie e Rieko Ioane pronti a subentrare.
L’Argentina sta cercando di ritrovare un equilibrio, dopo aver cercato di resistere all’ottovolante nel quale l’hanno trascinata i Sudafricani. Torna Nicolas Sanchez in cabina di regia, affiancato da Bertranou, mentre Moroni sostituisce Chocobares (che va in panchina) e Cordero rileva Carreras. La formazione dei Pumas è di tutto rispetto, ma c’è il rischio di arrivare corti negli 80 minuti, a causa delle tante assenze. In panchina c’è anche un esordiente, il mediano di mischia Gonzalo Garcia del Valorugby, insieme a giocatori di esperienza come Lavanini e Boffelli.
Ecco le formazioni di Nuova Zelanda-Argentina, valida per la terza giornata del Rugby Championship. Il match sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena, alle 9 del mattino ora italiana:
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Anton Lienert-Brown, 12 David Havili, 11 George Bridge, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Luke Jacobson, 7 Dalton Papalii, 6 Akira Ioane, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick (c), 3 Nepo Laulala, 2 Asafo Aumua, 1 Karl Tu’inukuafe
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Joe Moody, 18 Tyrel Lomax, 19 Tupou Vaa’i, 20 Ethan Blackadder, 21 Brad Weber, 22 Damian McKenzie, 23 Rieko Ioane
Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Bautista Delguy, 13 Matias Moroni, 12 Jeronimo De La Fuente, 11 Santiago Cordero, 10 Nicolas Sanchez, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Rodrigo Bruni, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Santiago Medrano, 2 Julian Montoya (c), 1 Facundo Gigena
A disposizione: 16 Facundo Bosch, 17 Carlos Muzzio, 18 Enrique Pieretto, 19 Tomas Lavanini, 20 Juan Martin Gonzalez Samso, 21 Gonzalo Garcia, 22 Santiago Chocobares, 23 Emiliano Boffelli
Francesco Palma
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