La Nuova Zelanda ne fa 39 ai Pumas e conferma il primo posto solitario in classifica: nulla da fare per i ragazzi di Ledesma, che hanno retto fin quando hanno potuto
Niente da fare per l’Argentina. Eppure la squadra di Ledesma ci ha provato, ha tenuto e ha lottato contro degli All Blacks magari non straripanti (almeno all’inizio) ma costanti e logoranti. I Pumas hanno retto 35 minuti, poi la qualità superiore dei ragazzi di Foster ha fatto la differenza, fino ad arrivare al punteggio monstre del fischio finale. Questo 39-0 è l’ennesimo messaggio degli All Blacks al mondo (e soprattutto al Sudafrica), mentre l’Argentina rimane a 0 non solo nel punteggio odierno, ma anche in classifica.
La cronaca
Foster è costretto ad un cambio dell’ultimo momento, con Rieko Ioane che sostituisce Lienert-Brown (stiramento nel riscaldamento) e Quinn Tupaea che prende posto in panchina. Il match inizia con un certo equilibrio, i Pumas stanno bene in campo e non sono messi molto sotto pressione, ma come sempre basta una fiammata degli All Blacks per cambiare tutto: grande giocata di Barrett che trova un’offload deviato da Delguy, la palla sbatte sul piede di Rieko Ioane che poi è più veloce di tutti a riprenderla e schiacciarla. Beauden è preciso anche dalla piazzola e fa 7-0.
La squadra di Foster prende gradualmente il possesso del match, e per ben due volte sfiora la seconda marcatura: prima con Jordie Barrett che con un numero da cineteca schiaccia un pallone ben calciato dal fratello Beauden, ma Nic Berry considera l’estremo già fuori prima di segnare. Poi Aumua va oltre con una bella carica ma viene tenuto alto e si riparte con un drop dai 22.
La pressione è tremenda, gli argentini continuano a resistere stoicamente ma cedono col passare del tempo. Barrett allunga sul 10-0 dalla piazzola, la partita è a senso unico e al 36′ Sevu Reece, che va a cercarsi i palloni vicino ai raggruppamenti, finalizza un bel multifase per il 15-0. A tempo scaduto Matera prende il giallo dopo un fallo professionale. Si va per la penaltouche e la maul è devastante: marca Dalton Papalii per la terza meta, il primo tempo finisce 22-0
Il secondo tempo inizia sulla stessa linea del primo: l’Argentina ci prova, ma la Nuova Zelanda appena accelera colpisce. TJ Perenara gioca un calcio veloce nella propria 22, si va dall’altra parte e Beauden Barrett si beve 3 avversari con impressionante facilità, pallone servito a Jacobson che finisce il lavoro e marca la quarta meta. Dalla piazzola va Jordie che allunga sul 29-0. Foster cambia la cerniera 10-12 mettendo dentro McKenzie e Tupaea, mentre Ledesma si gioca la carta Lavanini e deve entrare Boffelli per Sanchez, che esce zoppicante.
L’ultimo quarto di partita è un’agonia per i Pumas, che sono costretti a subire l’assalto di chi non vuole saperne di fermarsi. Muzzio viene ammonito per falli ripetuti, la Nuova Zelanda continua chiedere mischia e a restare nei 5 metri avversari. Alla fine la meta arriva, ancora da parte di Jacobson che firma la doppietta. Nel finale Jordie Barrett aggiunge altri 3 punti dalla piazzola per il 39-0 finale con il quale gli All Blacks battono l’Argentina nella terza giornata del Rugby Championship.
Francesco Palma
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Rieko Ioane, 12 David Havili (50′ Tupaea), 11 George Bridge, 10 Beauden Barrett (50′ McKenzie), 9 TJ Perenara (61′ Weber), 8 Luke Jacobson, 7 Dalton Papalii, 6 Akira Ioane (65′ Blackadder), 5 Scott Barrett (57′ Vaa’i), 4 Brodie Retallick (c), 3 Nepo Laulala (50′ Lomax), 2 Asafo Aumua (44’Taukei’aho), 1 Karl Tu’inukuafe (3′-13′, 50′ Moody,)
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Joe Moody, 18 Tyrel Lomax, 19 Tupou Vaa’i, 20 Ethan Blackadder, 21 Brad Weber, 22 Damian McKenzie, 23 Quinn Tupaea
Mete: R. Ioane 10′, Reece 37′, Papalii 40’+1, Jacobson (46′, 69′)
Trasformazioni: B. Barrett (11′, 40’+1), J. Barrett (47′, 69′)
Punizioni: B. Barrett 34′, J. Barrett 78′
Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Bautista Delguy, 13 Matias Moroni (51′ Chocobares), 12 Jeronimo De La Fuente (62′ Garcia), 11 Santiago Cordero, 10 Nicolas Sanchez (35′-39′, 53′ Boffelli), 9 Gonzalo Bertranou, 8 Rodrigo Bruni (53′ Gonzales), 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti (50′ Lavanini), 3 Santiago Medrano (56′ Pieretto), 2 Julian Montoya (c) (61′ Bosch), 1 Facundo Gigena (58′-67′, 78′ Muzzio)
A disposizione: 16 Facundo Bosch, 17 Carlos Muzzio, 18 Enrique Pieretto, 19 Tomas Lavanini, 20 Juan Martin Gonzalez Samso, 21 Gonzalo Garcia, 22 Santiago Chocobares, 23 Emiliano Boffelli
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