La prima parte della preview della nuova stagione del massimo campionato inglese
Sarà una stagione di Premiership 2021/2022 molto particolare. I cancelli d’ingresso del paradiso del rugby inglese stanno per chiudersi: quest’anno saranno 13 le squadre a contendersi il titolo di campione d’Inghilterra, ma non ci sarà nessuna retrocessione.
Dalla seconda divisione, il Championship, salirà una promossa: l’anno prossimo la massima serie avrà 14 squadre e nessuna retrocessione.
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Quella del cosiddetto ringfencing, della netta separazione fra professionismo e semiprofessionismo con la chiusura delle promozioni in Premiership, è un’idea che i grandi club inglesi accarezzano da anni e che ora sembra diventata realtà almeno fino alla stagione 2023/2024, quando verranno gradualmente reinserite promozioni e retrocessioni.
Ai nastri di partenza ci sono gli stessi club dello scorso anno, e in più i Saracens, che cercheranno di essere immediatamente una forza importante dopo la stagione di purgatorio passata in Championship.
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La rincorsa è agli Harlequins campioni in carica dopo la pazza stagione scorsa. Come sempre il campionato inglese porta con sé molta incertezza su favoriti e pronostici, con tutte le squadre in forte competizione con le altre. Se Newcastle Falcons e Worcester Warriors sono probabilmente i due club meno attrezzati, le altre 11 hanno un livello molto ravvicinato.
La guida alla Premiership squadra per squadra – prima parte
Bath
Principali acquisti: D’Arcy Rae (Glasgow Warriors), Johannes Jonker (Ealing Trailfinders)
Dove eravamo rimasti: 7° nella Premiership 2020/2021
Occhi puntati su: Danny Cipriani – A 33 anni il mediano di apertura inglese ricomincia da Bath dopo una stagione sabbatica lontana dal rugby. Ha firmato il suo contratto alla fine della scorsa stagione, ma il club ha preferito non coinvolgerlo immediatamente negli affari di campo. Ora, però, è il momento di rivederlo calcare i prati d’Inghilterra. Potrebbe essere una delle storie cruciali della stagione 2021/2022 della Premiership.
Bath riparte dalle proprie certezze, senza troppi investimenti come d’altronde quasi tutti i club inglesi, che sono stati assai più parsimoniosi rispetto ai cugini d’Oltremanica. La squadra ha perso pezzi importanti come Zach Mercer e Rhys Priestland, due dei protagonisti delle ultime stagioni, e proverà a fare quadrato intorno ai grandi nomi rimasti al Recreation Ground: Sam Underhill, Taulupe Faletau, Anthony Watson, Joe Cokanasiga, Ben Spencer, Jonathan Joseph. La coperta è corta a numero 10: dietro Cipriani e il sudafricano Schoeman, il giovanissimo Orlando Bailey potrebbe essere protagonista.
Bristol Bears
Principali acquisti: Tom Whiteley (Saracens), Theo Strang (Rebels)
Dove eravamo rimasti: Semifinalista e 1° nella regular season della Premiership 2020/2021
Occhi puntati su: Ioan Lloyd – il mediano di apertura classe 2001, già nazionale gallese, è un talento sopraffino in grado di giocare anche estremo. Con 38 presenze tra campionato e coppe già all’attivo, il vissuto di alto livello non manca a questo talento che cresce nel solco di Callum Sheedy, pronto ad esplodere in ogni momento.
Bristol, squadra tra le più spendaccione della Premiership, dà la cifra di quanto morigerata sia la situazione nel regno di Sua Maestà, non avendo fondamentalmente acquistato nessun nome di grido e avendo perso nel frattempo Ben Earl e Max Malins, tornati ai Saracens dopo il prestito, Nahuel Tetaz Chaparro, arrivato al Benetton, e l’ex capitano Siale Piutau. Ciò non toglie che sotto la direzione di Pat Lam la squadra possa ambire a riconquistare con discreta facilità i playoff, sperando finalmente di giocarseli ad un altro livello rispetto alle scorse occasioni.
Exeter Chiefs
Principali acquisti: John Iosefa-Scott (Waikato), Sean O’Brien (Connacht)
Dove eravamo rimasti: Finalista, 2° nella regular season della Premiership 2021/2022
Occhi puntati su: Josh Hodge – se giochi nel ruolo di un certo Stuart Hogg non puoi certo pensare di prenderti il posto da titolare, ma l’estremo classe 2000 di Exeter avrà un discreto minutaggio a disposizione per farci vedere quello di cui è capace: uno dei contrattaccanti più eleganti e divertenti della nuova generazione del rugby inglese
Dopo aver fallito nel portare a casa altri titoli nel 2020/2021, Exeter ha la possibilità di ripartire con le marce alte. Il gruppo che due stagioni fa ha conquistato la doppietta campionato e Champions è ancora integro, e lotterà senza dubbio per la vittoria dello scudetto inglese fino al termine della stagione. E chissà che non si rinnovi l’eterno duello con i Saracens.
Gloucester
Principali acquisti: Adam Hastings (Glasgow Warriors), Kyril Gotovtsev (Krasny Yar), Ben Meehan (svincolato)
Dove eravamo rimasti: 11° nella Premiership 2020/2021
Occhi puntati su: Stephen Varney – inevitabile per i colori azzurri puntare il binocolo sulle prestazioni del giovane mediano di mischia. Questa potrebbe essere la stagione di una sua definitiva promozione: se ne sono andati Willi Heinz e Joe Simpson, ora Varney deve dimostrare di poter sopravanzare nelle gerarchie l’inglese Charlie Chapman e il nuovo arrivato Ben Meehan.
Dopo una stagione deludente, la dirigenza ha comunque confermato la propria fiducia a coach George Skivington, nonostante qualche malumore. Gloucester ha anche investito prendendo uno dei migliori numeri 10 in Europa nello scozzese Hastings, e adesso la pressione per avere qualche risultato è ben presente. Sta a Skivington costruire una squadra che sappia sfruttare l’esperienza accumulata nelle ultime stagioni dai tanti giovani di qualità del club.
Harlequins
Principali acquisti: Tommaso Allan (Benetton), Huw Jones (Glasgow Warriors),
Dove eravamo rimasti: Vincitore della Premiership 2020/2021, 4° in regular season
Occhi puntati su: Tommaso Allan – il mediano di apertura del Benetton potrà lanciare la nuova pagina della propria carriera grazie ai sempre più numerosi spazi che Marcus Smith lascerà all’apertura in questa stagione. Il club campione d’Inghilterra ha scelto di investire su di lui per essere qualcosa di più di un semplice backup, ora sta a lui dimostrare di esserne all’altezza.
I Quins non hanno fatto niente di meno di un mezzo miracolo nel vincere la scorsa stagione. Sono sicuramente una nobile di questo campionato non solo per storia ma anche per valore della rosa e dello staff. L’obiettivo sono i playoff, ma ci sarà da battagliare. Tanti i punti di domanda, però: riusciranno i giocatori esplosi nello scorso campionato come Louis Lynagh e Tyrone Green a replicare una stagione così sensazionale? Quale sarà l’impatto del nuovo director of rugby Tabai Matson?
Leicester Tigers
Principali acquisti: Eli Snyman (Benetton), Marco van Staden (Bulls), Juan Pablo Socino (Saracens), Bryce Hegarty (Reds)
Dove eravamo rimasti: 6° nella Premiership 2020/2021
Occhi puntati su: Jack van Poortvliet – il mediano di mischia è stato protagonista della vittoria del Sei Nazioni under 20 e potrebbe essere uno dei protagonisti della nuova stagione dei Leicester Tigers, che in rosa gli affiancano il solo, espertissimo Richard Wigglesworth. Per il classe 2001 nato a Norwich e cresciuto nella academy dei Tigers è l’anno giusto per esplodere.
Il ritorno nell’Europa che conta è stato un bel risultato per Steve Borthwick, che è riuscito a riportare Leicester nella parte alta della classifica dopo anni di difficoltà. La ricetta rimane quella di un rugby fisco, diretto e senza troppi fronzoli, come dicono le firme di Snyman e van Staden, da affiancare ad un Jasper Wiese che è stato preziosissimo per gli Springboks contro i Lions, dimostrando il suo grande valore. Potrebbero non essere bellissimi, ma arrivare in alto nella Premiership 2021/2022.
London Irish
Principali acquisti: Marcel van der Merwe (La Rochelle), Mike Willemse (Edinburgh)
Dove eravamo rimasti: 9° nella Premiership 2020/2021
Occhi puntati su: Paddy Jackson – non solo gli occhi di OnRugby ma un po’ di tutta Europa. Ha fatto scalpore nelle scorse settimane la nomina nel gruppo di leadership degli Irish dell’ex numero 10 dell’Irlanda, il cui contratto è stato rescisso dalla IRFU dopo il processo per stupro in cui Jackson è stato infine prosciolto, ma sul cui caso permangono pesanti dubbi.
A livello di rosa i London Irish hanno una squadra tendenzialmente anziana, ma che fa dell’esperienza la propria qualità più preziosa, con qualche giovane di belle speranze (Ollie Hassell-Collins è un finalizzatore spaventoso). Les Kiss e Declan Kidney, in qualche modo, riescono sempre a cucinare un’eccellente zuppa con le verdure a disposizione, ma i limiti di questa squadra sono evidenti. La stagione potrebbe diventare presto lunga e noiosa per i tifosi degli Exiles.
Lorenzo Calamai
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