Argentina battuta 36-13 senza mai andare in difficoltà nonostante i tanti cambi in formazione
L’Impero colpisce ancora s’intitolava il secondo lungometraggio della serie di Guerre Stellari uscito nel 1980, ma le parole tornano buone per descrivere la nuova vittoria degli All Blacks sui Pumas nel Rugby Championship, e non solo perché con quelle divise nere i neozelandesi assomigliano a quindici Darth Vader.
La ribellione dell’Argentina al dominio incontrastato degli avversari dura appena sei minuti, ovvero il tempo che ci mettono gli avversari a trovare la via della meta con Patrick Tuipulotu, che finalizza un’azione corale impreziosita da un break di Will Jordan.
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TJ Perenara è il secondo marcatore di giornata al minuto 26 con una bruciante partenza dalla base di una mischia a cinque metri, mentre bisogna aspettare l’ultima azione del primo tempo perché Tupou Vaa’i consenta al punteggio di prendere davvero il largo con la terza meta, dopo un’insistita azione offensiva.
Nella prima parte della ripresa due splendide mete: prima Samisoni Taukei’aho chiude alla bandierina una fase di gioco in superiorità numerica dove il pallone arriva al largo solo grazie a un finger pass di Will Jordan, poi Emiliano Boffelli è bravo a schiacciare in un fazzoletto di campo un delizioso cross-kick di Santiago Carreras. All’ora di gioco il punteggio è di 13-29.
L’ultimo quarto dell’incontro si trascina verso la conclusione: i Pumas si dibattono nel tentativo di ottenere qualcosa in più, gli All Blacks, sornioni, puntano a portare in fondo la partita senza troppi patemi. Anche in questo caso a centrare l’obiettivo sono i tuttineri, che chiudono anche con la quinta meta firmata ancora da Tupou Vaa’i.
Troppa Nuova Zelanda per questa Argentina: attendiamo i sudamericani ad una prova che possa effettivamente certificare il loro attuale valore, mentre per i vincitori ora arriva il duro confronto contro gli Springboks.
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Quinn Tupaea, 11 George Bridge, 10 Damian McKenzie, 9 TJ Perenara, 8 Hoskins Sotutu, 7 Ardie Savea (c), 6 Ethan Blackadder, 5 Tupou Vaa’i, 4 Patrick Tuipulotu, 3 Tyrel Lomax, 2 Samisoni Taukei’aho, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 George Bower, 18 Ofa Tuungafasi, 19 Scott Barrett, 20 Luke Jacobson, 21 Finlay Christie, 22 Beauden Barrett, 23 Braydon Ennor
Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Tuipulotu (6), Perenara (26), Vaa’i (40, 78), Taukei’aho (46)
Trasformazioni: J. Barrett (6, 26, 40, 78)
Calci di punizione: J. Barrett (13)
Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Santiago Cordero, 13 Lucio Cinti, 12 Santiago Chocobares, 11 Emiliano Boffelli, 10 Santiago Carreras, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Pablo Matera, 7 Marcos Kremer, 6 Juan Martín González, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Santiago Medrano, 2 Julian Montoya (c), 1 Facundo Gigena
A disposizione: 16 Santiago Socino, 17 Carlos Muzzio, 18 Enrique Pieretto, 19 Guido Petti, 20 Tomás Lezana, 21 Gonzalo Garcia, 22 Domingo Miotti, 23 Matias Moroni
Marcatori Argentina
Mete: Boffelli (52)
Trasformazioni: Boffelli (52)
Calci di punizione: Boffelli (8, 42)
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