L’ex allenatore degli All Blacks Laurie Mains va giù pesante nei confronti dei Campioni del Mondo, secondo lui non all’altezza dei tutti neri
Si avvicina lo scontro numero 100 della storia tra Nuova Zelanda e Sudafrica, in programma questo sabato a Townsville per il Championship, e dalla patria degli All Blacks non arrivano certo commenti positivi sulla squadra Campione del Mondo. A darli è stato un allenatore che conosce bene entrambe le realtà: Laurie Mains, ex giocatore (sfidò i Lions nel 1971) e allenatore dei tutti neri (dal 1992 al 1995, fino alla finale persa proprio in Sudafrica del Mondiale) e dal 2000 al 2001 sulla panchina dei Cats africani nel Super Rugby.
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Secondo Mains infatti c’è una distanza importante a livello di valore tra le due squadre, questo anche perché: “Hanno 4-5 giocatori che non mi sembrano al livello di un test match di questo tipo. Il centro (Mains non fa nomi ndr) e le due ali (Nkosi e Mapimpi, mentre sembra che Kolbe difficilmente potrà tornare questo sabato ndr) semplicemente non sono abbastanza forti. Avrei delle domande anche su un paio dei loro avanti. Hanno dei piloni sicuramente molto grossi e forti, ma in questo rugby bisogna anche essere mobili”.
Secondo Mains le due sconfitte contro l’Australia sono arrivate anche per la diversa situazione dei calendari: “Wallabies e All Blacks hanno avuto il Super Rugby, un torneo logorante che però prepara bene ad appuntamenti come questo. È vero il Sudafrica ha battuto i Lions, ma il fatto di avere tanti giocatori in giro per il mondo, mentre quelli in patria hanno giocato solo a singhiozzo, non può certo aiutarli a mantenere prestazioni di un certo livello”.
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Infine l’ex allenatore degli All Blacks ha sottolineato qualche suo dubbio personale sulla possibilità che il Sudafrica partecipi al Sei Nazioni, cosa questa della quale si discute da tempo, una mossa che potrebbe non essere digerita bene dalla base del rugby Springboks.
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