Zebre Rugby 2021/2022: analisi di profondità

Uno sguardo a una rosa che sulla carta sembra funzionare, nonostante un’estate tutto sommato travagliata

Pierre Bruno

Zebre, l’analisi di profondità per la stagione 2021/2022 – ph. Luca Sighinolfi

La stagione delle Zebre ricomincia venerdì 25 settembre per la partita inaugurale dello United Rugby Championship. Le Zebre ci arrivano da penultime per risultati dello scorso Pro14, ma con in mano il premio per miglior coach a Michael Bradley, che insieme al resto dello staff ha saputo cucinare una buona zuppa con gli ingredienti a disposizione.

Rispetto alla scorsa stagione la franchigia ducale avrà maggiormente a disposizione i propri giocatori internazionali, che la scorsa stagione sono stati meteore all’interno della rosa per la composizione del calendario dell’Italia.

Al tempo stesso, però, l’anno sportivo parte in qualche modo in salita: la rosa delle Zebre è stata completata con alcuni giocatori stranieri dal curriculum non trascurabile, ma in ritardo rispetto alle necessità di una franchigia che, fra infortuni e arrivi dei nuovi giocatori a stagione in corso, incomincia il campionato avendo potuto lavorare con un gruppo di atleti davvero risicato.

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L’assenza di impegni internazionali estivi ha consentito sì di lavorare, ma ha portato quindi un beneficio limitato alla squadra di Parma, che non ha nemmeno disputato delle vere e proprie amichevoli prestagionali.

Il risvolto positivo del lavoro svolto finora sta nella continuità rispetto agli anni passati, ma i multicolor avrebbero bisogno di stabilità e di un percorso lineare per continuare il percorso di crescita intrapreso e invece si troveranno a doversi aggiustare in corsa durante la stagione, sperando che i risultati si possano vedere prima della prossima primavera.

Zebre – Analisi di profondità

Piloni sinistri

Danilo Fischetti
Daniele Rimpelli
Andrea Lovotti
Paolo Buonfiglio

Le Zebre hanno confermato al 100% i quattro piloni impegnati nella scorsa stagione nel ruolo. Complici i molteplici impegni internazionali della scorsa stagione, Danilo Fischetti è stato relativamente poco impiegato dalle Zebre, ma in questa stagione ci si attende un ritorno di fiamma anche in ambito di franchigia per il classe 1998.
Daniele Rimpelli sembra essere il più vicino a contendergli il ruolo di prima scelta, vista la progressiva maturazione dell’emiliano, un anno più vecchio di Fischetti, ma dovrà prima recuperare completamente dall’infortunio occorsogli nella scorsa stagione. Lovotti e Buonfiglio si giocheranno il minutaggio rimanente, con l’esperto pilone leggermente favorito, anche per l’attuale percorso di rientro dall’infortunio del secondo, nonostante lo scorso anno abbiano entrambi accumulato 11 presenze.

Tallonatori

Luca Bigi
Marco Manfredi
Oliviero Fabiani
Massimo Ceciliani

Le gerarchie per quanto riguarda la maglia numero 2 vedono l’ultimo capitano dell’Italia essere la prima scelta nel ruolo. Il miglior Marco Manfredi non è così lontano dal livello di Luca Bigi, e può offrire davvero tanto come ball carrier nel gioco aperto. Oliviero Fabiani sta da qualche stagione vivendo una flessione delle prestazioni, dopo essere arrivati a gravitare nell’orbita della nazionale azzurra. Per Ceciliani, invece, una terza stagione alle Zebre che appare in qualche modo un ultimo appello per dimostrare di poter stare a questo livello.

Piloni destri

Eduardo Bello
Giosué Zilocchi
Matteo Nocera
Ion Neculai
Ramiro Valdés Iribarren

Con Eduardo Bello convocato con l’Argentina fino alla fine del Rugby Championship e Giosué Zilocchi ancora alle prese con il percorso di rientro da un infortunio, le Zebre si sono coperte offrendo un contratto a breve termine all’argentino Ramiro Valdés Iribarren, 21 anni e tanta voglia di guadagnarsi un posto nel rugby che conta. Per l’inizio della stagione, dunque, giovani alla ribalta, con Ion Neculai reduce da un ottimo Sei Nazioni under 20 che potrebbe avere un minutaggio importante nelle prime giornate, in attesa di ristabilire le naturali gerarchie di un ruolo ben coperto, dove Bello rappresenta ormai un giocatore di ottimo livello per la lega celtica.

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Seconda linea

David Sisi
Liam Mitchell
Leonard Krumov
Cristian Stoian
Andrea Zambonin
Gabriele Venditti

Persa la coppia irlandese composta da Mick Kearney e Ian Nagle, le Zebre puntano sui prodotti azzurri in questa stagione, con l’aiuto del neozelandese Liam Mitchell. Con lui e Sisi la franchigia di Parma si garantirebbe un importante livello di fisicità in seconda linea, rinunciando però ad avere un ingegnere della rimessa laterale come lo è stato Nagle nelle ultime due stagioni. Leonard Krumov potrebbe ovviare al problema, ma ci si attende una crescita piuttosto importante e rapida di Andrea Zambonin: il vicentino ex Calvisano ha dimostrato di essere hors categorie per il Top10 lo scorso anno.

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Terza linea

Renato Giammarioli
Giovanni Licata
Johan Meyer
Maxime Mbanda
Potu Junior Leavasa
Jimmy Tuivaiti
Iacopo Bianchi
Luca Andreani

Quando in grado di mantenersi sano, il reparto di terza linea è spesso stato il fiore all’occhiello della formazione zebrata. Renato Giammarioli è stato senza dubbio uno dei migliori giocatori del Pro14 2020/2021 e ancora una volta sarà incaricato di essere la dinamo della fase offensiva della formazione di Michael Bradley. Se Giovanni Licata riuscirà finalmente a stare lontano dall’infermeria è un talento di livello addirittura superiore a quello del romano, e affiancato da giocatori di livello come Meyer, Mbanda e Leavasa possono costituire una terza linea che non teme molti rivali. Tuivaiti, Bianchi e Andreani rappresentano comunque alternative di qualità ai primi cinque.

Mediani di mischia

Marcello Violi
Nicolò Casilio
Guglielmo Palazzani
Alessandro Fusco

Marcello Violi è ancora la prima scelta con la maglia numero 9 delle Zebre, ma dovrà guardarsi le spalle da un Nicolò Casilio in decisa crescita nel finale della scorsa stagione. Quello per il ruolo di titolare della squadra potrebbe diventare uno degli scontri più intriganti dell’anno, con la possibilità di spostare più in alto l’asticella degli standard. L’esperienza e la verve dell’immarcescibile Gullo Palazzani rimangono ancora davanti alle doti di un Alessandro Fusco che muove i primi veri passi sul palcoscenico più importante a livello di club in Italia.

Mediani d’apertura

Carlo Canna
Antonio Rizzi
Paolo Pescetto

Anche all’apertura le Zebre confermano il trio della scorsa stagione, con la speranza di avere Carlo Canna maggiormente a disposizione rispetto al 2020/2021. Il numero 10 beneventano, 29 anni, è stato per lungo tempo il fulcro del gioco della squadra multicolor, ma dopo essere stato a lungo assente la stagione scorsa dovrà imparare a far dipendere meno il gioco dalla sua gestione. Antonio Rizzi è favorito per essere il principale backup di Canna dopo la sua prima stagione alle Zebre. Il classe 1998 deve ancora crescere: a momenti offensivi di abbagliante brillantezza alterna momenti di appannamento dove compie ancora troppi errori. Per contro, Pescetto è dotato forse di minor talento, ma sopperisce con l’esperienza e l’intelligenza tattica.

Centri

Giulio Bisegni
Tommaso Boni
Erich Cronjé
Timothy O’Malley
Enrico Lucchin
Tommaso Castello

Le poche opzioni nel ruolo di centro hanno spinto la dirigenza delle Zebre sul mercato per allungare la copera, in particolare dopo la partenza di Federico Mori. L’acquisto più importante sembra quello del secondo centro Erich Cronjé, 24enne con esperienze in Pro14 e nel Super Rugby Unlocked, oltre che in Currie Cup. Un acquisto di cui però le Zebre potranno giovarsi solamente dopo qualche settimana, perché il giocatore, come il collega di reparto Timothy O’Malley arriveranno a Parma dopo l’inizio del campionato.
Mentre Cronjé è un centro puro, O’Malley è un giocatore più di distribuzione, un primo centro che ha spesso anche recitato il ruolo di mediano di apertura.
Toccherà comunque a Giulio Bisegni e Tommaso Boni sobbarcarsi il lavoro all’inizio della stagione, visto che Enrico Lucchin e Tommaso Castello non sono ancora pronti a scendere in campo.

Ali

Mattia Bellini
Pierre Bruno
Asaeli Tuivuaka
Gabriele Di Giulio
Giovanni D’Onofrio

Asaeli Tuivuaka è il grande atteso del lotto delle ali in casa Zebre. Il figiano campione olimpico del Sevens sarà probabilmente schierato principalmente in questo ruolo, anche se potrebbe essere anche schierato sui centri, specie nei periodi di magra iniziali. Il giocatore è da poco a Parma, e difficilmente lo vedremo subito in campo. Solo per questo motivo il suo nome viene attualmente dietro quelli di Mattia Bellini e Pierre Bruno, due terminali offensivi di qualità per la squadra. Il primo è più solido in difesa e più preciso, il secondo viene da una stagione da favola e spera di ripetersi. Se Gabriele Di Giulio starà bene, potrà essere un’ulteriore alternativa valida ai due, mentre Giovanni D’Onofrio dovrà sgomitare per il posto, visto che anche Jacopo Trulla e Junior Laloifi possono all’occorrenza scalare all’ala e trovare una collocazione gerarchica superiore a quella dell’ex Fiamme Oro.

Estremi

Junior Laloifi
Jacopo Trulla
Michelangelo Biondelli

Junior Laloifi è il miglior estremo che le Zebre abbiano in rosa. Costretto a star fuori da gennaio, il trequarti è un ritorno importante per la squadra, sia in fase offensiva che difensiva. La qualità a numero 15 comunque non manca. Di Jacopo Trulla si è parlato troppo spesso in chiave negativa: l’ex Calvisano, classe 2000, avrebbe dovuto arrivare prima a giocare continuativamente sui campi della lega celtica, visto che il talento grezzo certo non manca. Michelangelo Biondelli è più o meno allo stesso livello, anche se è un giocatore completamente diverso rispetto a Trulla: attaccante istintivo, brevilineo ed esplosivo quest’ultimo, giocatore tattico, intelligente e più quadrato Biondelli. Un trio di giocatori che può far dormire relativi sonni tranquilli alle Zebre in vista della prossima stagione.

Lorenzo Calamai

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