Le azzurre si giocano il mondiale contro una squadra che ha sorpreso ma allo stesso tempo ha mostrato dei punti deboli, che bisognerà sfruttare
Ci si aspettava un torneo equilibratissimo, così è stato. A una giornata dalla fine sono tutte a 5 punti, con le ultime due sfide che sono diventate praticamente due finali. Si affronteranno, infatti, prima Italia e Spagna, poi Scozia e Irlanda, per l’ultimo atto di questo rocambolesco torneo di qualificazione al mondiale.
Leggi anche: Come e dove vedere in diretta streaming Italia-Spagna di sabato 25 settembre
I posti sono due, uno – il primo – diretto verso il mondiale, il secondo porta invece a un altro torneo di qualificazione che per il livello di chiunque delle 4 arriverà non dovrebbe essere così ostico. Certamente, almeno prima del calcio d’inizio ci saranno ben pochi calcoli da fare: bisogna vincere. Non c’è altro risultato possibile per nessuna delle 4 formazioni (in teoria a Italia e Irlanda basterebbe un pari per passare tra le prime due, ma è presto per parlarne) che si sono scontrate e portate via punti a vicenda in queste prime due giornate. In teoria, l’Italia è in testa al girone grazie al suo +17 di differenza punti, rispetto al +7 irlandese, al -4 spagnolo e al -20 scozzese.
Le azzurre arrivano alla sfida decisiva consapevoli dei propri mezzi, contro una squadra che ha sorpreso tutti giocando benissimo palla in mano e mettendo in difficoltà una formazione solida e concreta come l’Irlanda, per poi patire un po’ troppo – alla lunga – la fisicità scozzese. In particolare, in difesa le spagnole non sono sembrate impenetrabili, e il gioco dell’Italia – basato sul tenere l’ovale e farlo vedere il meno possibile alle avversarie – potrebbe essere un’importante chiave per portare a casa una partita tutto meno che facile.
Servirà, innanzitutto, una mischia che confermi i miglioramenti fatti vedere nella seconda partita. Una difesa solida e feroce (troppi i placcaggi mancati con l’Irlanda) e una panchina all’altezza della situazione. Come spiegato anche da Andrea Di Giandomenico in conferenza stampa, la “staffetta” tra Giada Franco e Francesca Sgorbini – potenzialmente devastante a partita in corso, soprattutto se la Spagna dovesse calare fisicamente – serve anche a questo, così come sarà fondamentale l’apporto a partita in corso di giocatrici affidabili e talentuose come Isabella Locatelli e Aura Muzzo. Servirà un grande aiuto anche da parte di Vittoria Vecchini, che ha fatto bene in campo aperto e in mischia, ma deve migliorare nel lancio in touche, vero tallone d’Achille delle azzurre in questo torneo insieme al gioco al piede, che contro l’Irlanda è stato abbastanza deficitario per quantità e qualità.
Da notare, anche, il passaggio alla struttura 6+2 della panchina, segno di come Di Giandomenico voglia logorare anche fisicamente una squadra che nel finale di partita contro la Scozia è parsa in debito d’ossigeno, e che delle 4 pare essere quella che soffrirà di più le 3 partite giocate a 6 giorni di distanza. Tocca quindi alla terza linea Beatrice Veronese farsi spazio nelle 8 a disposizione dalla panchina, con D’Incà e Muzzo a coprire il reparto trequarti. L’altra mediana di mischia, Sofia Stefan, sarà infatti in campo al posto dell’infortunata Maria Magatti. Unica assente rispetto alle 23 schierate nelle prime due sfide.
Per il resto, al di là dell’infortunio dell’ala del CUS Milano e dell’avvicendamento tra Franco e Sgorbini, la formazione è quella ormai collaudata in questo torneo di qualificazione.
Queste le formazioni:
Italia: 15 Ostuni Minuzzi, 14 Furlan (c), 13 Sillari, 12 Rigoni, 11 Stefan, 10 Madia, 9 Barattin, 8 Giordano, 7 Franco, 6 Arrighetti, 5 Duca, 4 Fedrighi, 3 Gai, 2 Bettoni, 1 Maris
A disposizione: 16 Vecchini, 17 Merlo, 18 Seye, 19 Locatelli, 20 Sgorbini, 21 Veronese, 22 D’Incà, 23 Muzzo
Spagna: 15 Garcia Gala, 14 Dominguez, 13 Erbina, 12 Argudo, 11 Echebarria, 10 Fernandez de Corres, 9 Garcia, 8 Alameda, 7 Calvo, 6 Fresneda, 5 Castelo, 4 Puig, 3 Delgado (c), 2 Rodriguez, 1 Jaurena
A disposizione: 16 Rico, 17 Blanco, 18 Brust, 19 Castellucci, 20 Medin, 21 Diaz, 22 Vinuesa, 23 Aguirre Diaz
Francesco Palma
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.