La seconda meta di Simon Zebo nella prima giornata di United Rugby Championship è un piccolo capolavoro
Siamo abituati a un Munster duro, abrasivo e fisico.
E nella prima giornata di United Rugby Championship, c’è da dirlo, non è che la musica messa sui dai quindici uomini in rosso di fronte a un Thomond Park dove finalmente è tornato il pubblico sia stata particolarmente diversa dal solito.
La Red Army ha schiantato gli Sharks soprattutto grazie allo scontro per linee dirette marchio di fabbrica del team di Limerick, ma l’ultima meta nel 42-17 finale rifilato ai malcapitati sudafricani, improvvisamente, subentra dello champagne.
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Già, perché alla fin fine anche il Munster, di quando in quando, non disprezza di poter giocare il pallone, e per l’ultima meta del match, la seconda di Simon Zebo, gli uomini di Johan van Graan mettono in mostra tutto il proprio repertorio tecnico.
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Da RG Snyman che gestisce il pallone ovale come fosse una boccia da spiaggia, alle favolose mani di tutto il pacchetto degli avanti, bravi a tener vivo il possesso senza passare da un punto d’incontro, fino al fingerpass che libera Dan Goggin e al di lui grubber per la più facile delle mete di Zebo.
Champagne all’irlandese.
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