Per gli scozzesi parla il nuovo head coach Mike Blair: “Sappiamo che la sfida di Treviso sarà durissima”
Nella seconda giornata di United Rugby Championship il Benetton e le Zebre affronteranno rispettivamente Edinburgh e Ulster.
La prima sfida sarà quella di Monigo, sabato pomeriggio alle 14:00, mentre al Lanfranchi si giocherà in serata, alle 18:15.
Qui Edimburgo
Gli scozzesi arrivano da una prima giornata dove hanno battuto con soddisfazione una squadra ostica come gli Scarlets, con il risultato di 26-22 che non rende pienamente giustizia a una gara combattuta, ma che Edinburgh ha guidato nel punteggio per un’ora, rischiando qualcosa soltanto nel finale.
Più di ogni altra cosa, ha stupito l’immediata variazione di spartito nella squadra che, da questa estate, è diventata di Mike Blair, nuovo head coach che nel club è di casa, avendolo capitanato a lungo ed avendo accumulato più di 150 presenze per il team della capitale.
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Blair ha lavorato dal 2016 in poi nello staff tecnico dei Glasgow Warriors, assumendo anche un doppio ruolo con la nazionale scozzese, con quest’ultimo compito diventato poi il suo principale lavoro dal 2019 in poi, al fianco di Gregor Townsend.
“I ragazzi hanno festeggiato alla grande la vittoria del weekend – ha raccontato Blair – soprattutto per com’è arrivata, resistendo nel finale. Un bel risultato per i ragazzi, un bello spirito di squadra per arrivare ad ottenerlo. Con una vittoria ovviamente la settimana di lavoro è più facile, ma sappiamo che la sfida contro il Benetton sarà durissima e dovremo essere al top del nostro gioco.”
“Benetton è una squadra forte, che ha vinto 6 delle sue ultime 7 partite ufficiali, hanno vinto la Rainbow Cup e ottenuto un risultato positivo contro una squadra forte come gli Stormers, quindi sono in un buon momento, avranno tanta fiducia e sarà una sfida difficile per la nostra prima trasferta.”
“Penso che la fiducia sia una grande arma. Il Benetton è chiaramente una squadra che ci crede, che ha fiducia di poter dimostrare di essere una squadra di alta classifica. Sono sempre stati un avversario duro, ma ora rappresentano un vero e proprio ostacolo.”
Gli osservati speciali per il Benetton saranno Ben Vellacott e Darcy Graham, entrambi in grande spolvero nella prima uscita stagionale. Il primo, mediano di mischia e nuovo acquisto, è un giocatore rapidissimo che ha fatto male in più occasioni agli Scarlets grazie alla sua velocità di gambe e di pensiero, pronto com’è a sfruttare ogni possibilità che la difesa gli lascia. Il secondo, ala, è un finalizzatore clamoroso che continua a crescere, utilizzato come terminale offensivo di diversi schemi da lancio del gioco da Blair.
Qui Belfast
Ulster ha ricominciato la stagione sull’onda della scorsa, battendo in casa i Glasgow Warriors per 35-29.
Partita che ha però lasciato diverse scorie nella corazzata irlandese: il metronomo della squadra John Cooney e l’ala Robert Baloucoune si devono arrendere ad un infortunio e non saranno disponibili per la trasferta a Parma.
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Il numero 9 si è procurato uno stiramento che lo terrà lontano dai campi per un po’, e con Baloucoune si aggiunge a una lista di indisponibili che comprende il British & Irish Lion Iain Henderson, il giovane seconda linea Cormac Izuchukwu e il compagno di reparto Kieran Treadwell, il centro Luke Marshall, il pilone Jack McGrath, il flanker Jordi Murphy e l’esperta apertura Ian Madigan.
Non che ad Ulster la coperta sia corta. Se l’impatto di Michael Lowry e Will Addison dalla panchina, contro Glasgow, è stato notevole, a testimonianza della grande qualità della linea arretrata dei nordirlandesi, a prendersi i riflettori è stato il classe 2001 Nathan Doak.
Doak, già stupefacente con la maglia dell’Irlanda nello scorso Sei Nazioni under 20, è subentrato proprio a Cooney, assumendo il suo ruolo naturale di mediano di mischia (anche se in nazionale giovanile lo abbiamo visto anche con la 10) e il compito di calciare tra i pali. Ha segnato la meta del bonus di Ulster e tre trasformazioni, siglando così i suoi primi 11 punti in carriera.
Contro le Zebre potrebbe essere uno dei protagonisti, con lo stadio Lanfranchi banco di prova ideale per un giovane dalle grandissime ambizioni, in un ruolo dove l’Irlanda sta producendo ora diversi interessanti prospetti per rimpiazzare un pool di giocatori in fase calante.
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