Gli ospiti vanno in meta ripetutamente facendo valere la forza del loro roster
La partita al Lanfranchi di Parma inizia con un lungo, significativo e commovente momento di raccoglimento nel ricordo di Leonardo Mussini.
Calcio d’inizio e si va. La sfida inizia con gli ospiti che prendono subito il comando delle operazioni installandosi nella metà campo emiliana, con Nathan Doak (eletto poi Man of the Match) a dettare il ritmo di gara. Le situazioni per gli irlandesi si susseguono, la difesa dei multicolor però regge con ordine.
Si arriva al ventesimo e proprio in corrispondenza della metà del primo tempo arriva la metà di Ulster: piattaforma in attacco, avanzamento, poi scarico al largo per l’accorrente Ethan McIlroy che resiste a una carica (come verificato dal TMO) andando oltre. Arriva lo 0-5, che non viene convertito.
Sotto nel punteggio, gli uomini di Bradley piano piano reagiscono. Scollinata la mezz’ora si mettono in moto ottenendo una penalità a ridosso dei ventidue avversari sugli sviluppi di un drive: Rizzi, subentrato a Bisegni, uscito per concussion al venticinquesimo, trasforma i punti del 3-5.
Sembra si possa andare negli spogliatoi con le squadre a stretto contatto, ma in occasione dell’ultima azione disponibile della prima frazione di gioco, gli ospiti fanno male nuovamente alla franchigia italiana, con un’azione molto simile a quella della prima meta. Altro avanzamento abrasivo, altro allargamento e altra meta di Ethan McIlroy che, ancora nei pressi della bandierina, marca pesante. Anche in questo caso viene mancata la conversione. Il primo tempo di questa partita dell’URC: Zebre-Ulster 3-10.
La ripresa si apre con lo stesso canovaccio dei primi quaranta minuti. Ulster in attacco, le Zebre a cercare di contenere. Al quarantasettesimo però un errore di lettura nella risalita della rete difensiva dei parmensi crea un buco dove l’estremo Addison si inserisce sfruttando il passaggio di un compagno per andare a colpire. E’ meta, la terza degli ospiti: c’è la conversione di Burns, che vale il 3-17.
Le Zebre vanno psicologicamente al tappeto. Bradley prova a scuotere i suoi con alcuni cambi, ma al cinquantatreesimo il neoentrato Neculai si vede sventolare subito il giallo in faccia per un’irregolarità. Ulster, in superiorità numerica, fiuta la grande chance di chiudere e lo fa con un uno-due mortifero di marcature griffato da Hume e Timoney. Si va sul 3-29, mentre le Zebre si ritrovano addirittura in tredici dopo che anche Mbandà viene ammonito dal direttore di gara.
In tutto questo si arriva al sessantacinquesimo, con un quarto d’ora di gioco ancora da consumare. La gara inevitabilmente assume un ritmo meno intenso.
Il tempo scorre, si entra nel rettilineo finale. All’ultimo minuto c’è il tempo per Timoney di andare anche lui a realizzare la doppietta personale. Si chiude, questa partita di URC: Zebre 3-36 Ulster.
URC: Zebre-Ulster 3-36 il tabellino
Zebre: 15 Junior Laloifi, 14 Gabriele Di Giulio, 13 Giulio Bisegni (c), 12 Tommaso Boni, 11 Asaeli Tuivuaka, 10 Carlo Canna, 9 Alessandro Fusco, 8 Giovanni Licata, 7 Potu Junior Leavasa, 6 Maxime Mbandà, 5 Leonard Krumov, 4 David Sisi, 3 Matteo Nocera, 2 Luca Bigi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Andrea Lovotti, 18 Ion Neculai, 19 Andrea Zambonin, 20 Renato Giammarioli, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Antonio Rizzi, 23 Jacopo Trulla
Marcatori Zebre
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Antonio Rizzi (34′)
Ulster: 15 Will Addison, 14 Craig Gilroy, 13 James Hume, 12 Stewart Moore, 11 Ethan McIlroy, 10 Billy Burns, 9 Nathan Doak, 8 David McCann, 7 Nick Timoney, 6 Matty Rea, 5 Mick Kearney, 4 Alan O’Connor (c), 3 Tom O’Toole, 2 Rob Herring, 1 Eric O’Sullivan
A disposizione: 16 Brad Roberts, 17 Callum Reid, 18 Marty Moore, 19 Sam Carter, 20 Sean Reidy, 21 David Shanahan, 22 Mike Lowry, 23 Ben Moxham
Marcatori Ulster
Mete: Ethan McIlroy (20′, 40′), Will Addison (47′), James Hume (53′), Nick Timoney (63′, 79′)
Conversioni: Billy Burns (48′), Nathan Doak (64′), Mike Lowry (80′)
Punizioni:
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