L’apertura classe ’02 dei leoni ha parlato in conferenza stampa
Nella conferenza post Benetton-Edimburgo (seconda giornata dell’URC ’21/’22, vinta 28-27 dai padroni di casa a Monigo, dopo il successo alla prima 22-18 sugli Stormers), Leonardo Marin, apertura classe ’02, protagonista del drop decisivo, ha commentato l’esecuzione della giocata decisiva ed il clima nell’ambiente trevigiano dopo l’inizio di stagione.
“Era un qualcosa di provato. E’ stato pensato prima, con tutta la squadra che mi ha dato fiducia e mi ha fatto sentire tranquillo. Quando mi hanno passato il pallone ho solo pensato a colpirlo”, ha esordito parlando del drop il trequarti della selezione Under 20.
“E’ stato stupendo sentire tutti urlare, una volta entrato il pallone. Dietro l’esecuzione vincente del drop c’è tutto il lavoro (tantissimo, per Masi, ndr) fatto in allenamento, ed anche un pizzico di fortuna: non è uscito il calcio migliore possibile in questo frangente. Ma è entrato”, ha esclamato Marin con grande felicità, parlando poi degli elementi che stanno facendo la differenza in positivo alla Ghirada.
“Come ha detto Andrea, rapporto e legame tra tutti – staff e giocatori fuori dal campo – è una delle chiavi vincenti di questo avvio: ci si fida l’un l’altro e non si molla mai”, ha sottolineato Marin. “La confidenza è alta. Il gruppo è molto largo e ognuno di noi deve dare il massimo in ogni circostanza, al netto del minutaggio. Io cerco di cogliere ogni opportunità e dare sempre tutto”; ha concluso, svelando poi come il suo idolo fosse Dan Carter.
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