La dichiarazione di un tecnico che per molti sta diventando un grido d’allarme
“Il rugby sui campi in sintetico? Sembra quasi un altro sport”, così parlò Jake White, attuale allenatore dei Bulls e tecnico che nel 2007 porto gli Springboks a vincere la Coppa del Mondo in Francia.
Il nativo di Johannesburg intervenuto in una conferenza stampa non si è quindi nascosto precisando: “Parliamo di progresso di campi di quarta generazione, ma io personalmente non riesco a esserne un fan: è un tipo di campo diverso”.
Poi ha aggiunto: “Nella mia carriera ho allenato nell’Emisfero Sud, ma anche nell’Emisfero Nord e capisco che li i club lo facciano perché le condizioni meteo soprattutto nelle stagioni fredde non sono agevoli, ma la cosa che mi chiedo è: “Quanti infortuni avvengono per il sintetico?”.
“Negli ultimi casi, confrontandoci con lo staff medico, abbiamo visto – prosegue – che spesso basta un cambio di direzione fatto male o in maniera repentina e l’infortunio è purtroppo dietro l’angolo”; cosa questa che è stata in passato sottolineata anche da molti giocatori, come ad esempio Joe Marler, Jack Nowell, Adam Ashey-Cooper e Henry Slade.
Infine aggiunge: “Se ne ho parlato con qualcuno? Certo, mi sono relazionato con Dai Young dei Cardiff Bleus che mi ha spiegato la situazione vigente e spesso contingente in molti stadi dell’Emisfero Nord. Noi in Sudafrica, viste le temperature, siamo fortunati sotto quel punto di vista”.
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