Tornano in campo i reduci dal tour dei British & Irish Lions, e l’effetto si sente
La quarta giornata di Premiership è incominciata con una sorta di déjà-vu.
Riarrotoliamo un attimo il nastro: lo scorso giugno gli Harlequins ottenevano il diritto di giocare i playoff della Premiership grazie al quarto posto in classifica.
In semifinale sfidano i Bristol Bears, dando vita a una già leggendaria e incredibile rimonta che si concluderà solo nei tempi supplementari. Dopo essere andati sotto 28-0, infatti, la squadra riuscì a vincere per 36-43 sul campo degli avversari.
Un’impresa che Marcus Smith e compagni replicarono solo una settimana più tardi, contro gli Exeter Chiefs, in finale.
Venerdì scorso, ancora contro i Bristol Bears, è andata in scena una incredibile riedizione dello stesso copione: sotto 21-0 dopo 25 minuti, gli Harlequins hanno finito per dilagare. stavolta davanti al pubblico amico dello Stoop, battendo 52-24 gli uomini di Pat Lam.
Quest’anno il canale YouTube della Premiership fa anche dell’ironia
CLASSIFICA E RISULTATI DOPO LA QUARTA GIORNATA DI PREMIERSHIP
I protagonisti hanno ancora una volta gli stessi volti: Louis Lynagh ha segnato due mete, arrivando così in vetta alla classifica marcatori della Premiership e marcando, fra la semifinale dell’anno scorso e questo turno, 9 mete nelle ultime 6 presenze; Marcus Smith, rientrato in squadra dopo la pausa concessa ai British & Irish Lions e subito protagonista dopo il precoce infortunio a Tommaso Allan nel primo tempo; Alex Dombrandt, il roccioso numero 8 che ancora una volta ha dimostrato i propri molteplici talenti risultando cruciale per gli arlecchini.
Quella del pilone Will Collier è la sua prima meta in Premiership dopo 133 gare. Ha segnato un’altra sola volta in carriera, nel 2017 contro La Rochelle in Champions Cup
Una buona notizia per Eddie Jones? Chissà. Finora il CT inglese ha convocato Smith e Dombrandt solamente per i test contro Canada e Stati Uniti dello scorso luglio, affogandoli nel mare dei numerosi volti nuovi dei test senza i Lions. Ora però sarebbe davvero strano lasciare la coppia fuori dai giochi, vista la costanza con cui risultano brillare per la squadra inglese più bella e vincente degli ultimi 6 mesi.
Il ritorno dei British & Irish Lions ai doveri di club ha avuto un notevole impatto anche su altri campi. Gli Exeter Chiefs hanno strapazzato per 42-5 i Worcester Warriors anche grazie alla doppietta del solito Sam Simmonds. Ottime prestazioni anche dagli altri reduci come Johnny Hill, Stuart Hogg e Luke Cowan-Dickie.
Al Kingsholm di Gloucester la doppietta di un sensazionale Louis Rees-Zammit consente ai cherry-and-whites di superare di una singola lunghezza i Sale Sharks. Decisivo allo stesso modo l’errore dalla piazzola di Tom Curtis, l’apertura subentrata a Kieran Wilkinson, che all’84’ ha avuto sul piede la trasformazione della vittoria dopo la meta di Tommy Taylor, ma l’ha mandata fuori dai pali.
50:22 providing lots of room on the field. Clever ID by Quins. Bristol trying to cover backfield. For those who thought 50:22 would result in more kicking. #Rugby pic.twitter.com/6nPrOdb69E
— Brett Igoe (@brettruganalyst) October 10, 2021
Ancora Harlequins: l’utilizzo perfetto della minaccia di un 50:22
Segnano i Lions anche per i Saracens: le mete di Jamie George e Mako Vunipola, oltre ai 15 punti al piede di Owen Farrell, permettono alla squadra del nord di Londra di battere degli ostici Falcons e portarsi al quinto posto in classifica a pari merito con Wasps ed Exeter.
Proprio le vespette sono protagoniste di uno dei risultati più importanti della giornata: il 26-20 ottenuto a Coventry sui Northampton Saints equivale alla prima sconfitta stagionale degli ospiti, che segnano una meta in più ma soccombono alla propria indisciplina.
Chiude il quadro la vittoria dei Leicester Tigers sui London Irish, in trasferta. Le tigri sono ora l’unica squadra rimasta imbattuta dopo la quarta giornata di Premiership. Merito anche di un George Ford che non ha nessuna intenzione di abdicare alla propria maglia dell’Inghilterra per fare spazio a Marcus Smith, e i suoi 11 punti dalla piazzola, decisivi nella rimonta del secondo tempo per i rossoverdi, ne sono testimonianza.
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