L’head coach in conferenza stampa fissa gli obiettivi dei test autunnali e rivela che l’apertura rimarrà a Londra
Dopo l’annuncio dei 33 giocatori convocati per vestire la maglia dell’Italia nelle prossime Autumn Nations Series contro All Blacks, Argentina e Uruguay, l’head coach della nazionale Kieran Crowley ha risposto a una serie di domande da parte della stampa.
Prima di lui, è intervenuto il Capo Delegazione Giorgio Morelli, rispondendo ad alcune polemiche dei giorni scorsi sull’opportunità di utilizzare il già provato manto erboso dello Stadio Olimpico per una partita di rugby a supposto detrimento dei successivi appuntamenti calcistici.
“Incontriamo la squadra migliore del pianeta, secondi nel ranking, tre volte campioni del mondo: si tratta di un vero e proprio grande appuntamento internazionale, che dà lustro un po’ a tutto il Paese – ha detto Morelli – Siamo tranquilli e sereni in merito al manto erboso dell’Olimpico: anche in passato il campo è sempre stato assolutamente a posto già 24 ore dopo una partita di rugby.”
Leggi anche: Italia, cosa può cambiare nel World Rugby Ranking in autunno?
“Sono molto contento di questo gruppo di giocatori selezionati. Alcuni di loro hanno poco minutaggio, ma lavoreremo insieme per le prossime settimane – ha esordito invece Kieran Crowley – C’è molto entusiasmo per la nostra prima uscita.”
Nella lista dei giocatori sono apparse subito evidenti alcune esclusioni, così come graditi ritorni.
L’assenza più vistosa è quella di Tommaso Allan, 28 anni e 61 caps con la nazionale italiana, sempre presente nelle convocazioni azzurre degli ultimi anni.
“Tommy Allan non è disponibile per i test match delle Autumn Nations Series per motivi personali – ha detto Crowley – Non ha chiuso definitivamente la porta alla nazionale, ma ha scelto di non rendersi convocabile per le partite di novembre. Ha parlato con me delle sue motivazioni e personalmente rispetto la sua scelta, ma se volete altre informazioni sulle sue ragioni dovrete chiederle direttamente a lui.”
Altro nome importante è invece quello di Sergio Parisse, citato fra i non considerati per infortunio e, pertanto, comunque inserito in una lista di giocatori presi in analisi: “Ho parlato con Sergio al telefono prima dell’inizio della stagione di Top 14 e poi ci siamo scritti dopo il suo infortunio al polso. Continueremo a tenerci in contatto.”
Leggi anche: Test Match Novembre 2021: le tappe di avvicinamento della Nazionale Italia Rugby
“Il gruppo di questi 33 giocatori è sicuramente parte di quello che lavorerà in vista della prossima Rugby World Cup, insieme ai 26/27 atleti che saranno convocati per la partita del prossimo 30 ottobre dell’Italia A contro la Spagna – ha poi cambiato argomento il CT – Per quanto riguarda il capitanato, voglio prima parlare di persona con i membri del nostro gruppo di leadership prima di prendere una decisione definitiva in merito. Comunicheremo il capitano dell’Italia dopo la prima settimana di ritiro.”
“Il tema delle prossime partite non sarà vincere o perdere. Sarà ricostruire la nostra identità in termini di gioco e performance, generare rispetto e credibilità per la squadra.”
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.