Benetton, Bortolami: “Bisogna imparare a gestire meglio le partite per non trovarci sempre spalle al muro”

L’head coach di Treviso Marco Bortolami analizza in conferenza stampa la sconfitta contro Ospreys fra rammarico per il risultato e soddisfazione per il carattere mostrato dai suoi giocatori.

Bortolami e Lamaro - Benetton Rugby

Bortolami e Lamaro – Benetton Rugby

L’amarezza è tanta per Marco Bortolami, head coach del Benetton Treviso al termine della partita contro gli Ospreys, persa di strettissima misura al termine di un match molto combattuto e deciso soltanto nel finale da un piazzato di Myler. L’ex Capitano azzurro ha poi parlato in conferenza stampa coi giornalisti raccontando cosa è andato e cosa non è andato negli ottanti minuti contro i gallesi.

“Siamo partiti bene e forse potevamo avere un po’ più di pazienza. Purtroppo, soprattutto nel primo tempo e all’inizio del secondo, il gioco al piede ci è un po’ mancato e questo ci ha messo sotto pressione” ha detto Bortolami provando a spiegare l’andamento del match “inoltre giocavamo contro giocatori forti ed esperti, alcuni hanno giocato nei Lions. Di sicuro gestendo meglio il gioco al piede avremmo offerto loro meno possibilità”.

L’allenatore di Treviso, malgrado il risultato negativo, trova comunque modo di elogiare i propri giocatori, soprattutto per la capacità di rimettere in piedi un match che sembrava compromesso: “Dopo averli messi in condizione di fare tre mete, siamo stati bravi a ritornare in partita. La squadra ha dimostrato un grande carattere, poi la partite così chiuse a volte si risolvono a tuo favore altre volte no. Quello che fa male di oggi (ieri, ndr) è che con una migliore gestione della partita non saremmo arrivati a giocarci il cinquanta e cinquanta”.

Alla fine quello che ha fatto la differenza sono stati i dettagli: “Dovevamo stare più attenti ad alcune piccole cose, ma non sempre è facile. Potevamo controllare tante situazioni come gioco al piede o alcuni calci di indisciplina e non siamo riusciti e per questo c’è un po’ di amaro in bocca. Da questo dobbiamo imparare, per non lasciare aperta la partita fino all’ultimo e metterci da soli con le spalle al muro”.

Decisivo ai fini del risultato il discusso calcio di punizione concesso dall’arbitro Aimee Barrett-Theron: “Potevamo non arrivare a quel punto, ma visto che siamo arrivati, la decisione è stata favorevole a loro. Brucia, ma fa parte del gioco e, giusta o sbagliata che sia, bisogna accettare la decisione dell’arbitro.”

Sull’ampio ricorso al turnover (con 21 giocatori cambiati nelle ultime tre partite), così si esprime Marco Bortolami: “La squadra ha speso molto in queste ultime partite. Da un lato c’era la necessità di far rifiatare alcuni giocatori, dall’altra era giusto dare un’opportunità a chi in settimana si è allenato bene. Io cerco sempre di creare un equilibrio fra freschezza e necessità di continuità”.

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