Novanta punti di differenza tra i neozelandesi e quello che rimaneva della nazionale a stelle e strisce
Giocare un test internazionale contro una delle due squadre più forti del mondo senza i giocatori militanti all’estero, per alcune squadre può essere decisamente un problema, a maggior ragione se sulla maglia porti scritto USA, che nel mondo della palla ovale è un paese di secondo livello.
Ne esce fuori un 104-14 a favore della Nuova Zelanda, in un incontro che è stato più importante per l’evento in sé e per la festa sugli spalti che non per quanto visto in campo.
Sedici mete per gli All Blacks nella bella cornice del FedEx Field di Washington DC, con Luke Jacobson a firmare la prima segnatura già dopo un solo minuto.
Leggi anche: Test Match: Giappone-Australia, i Wallabies si impongono a Oita
Tripletta per Will Jordan e doppiette per Angus Ta’avao e per lo stesso Jacobson. Nel primo tempo il tassametro corre fino a segnare 59-0 dopo 38 minuti: in pratica gli Stati Uniti hanno concesso un punto e mezzo al minuto agli avversari. All’ultima azione della prima frazione di gioco, ecco la prima delle due mete della bandiera, segnata dal mediano di mischia Nate Augspurger.
La seconda arriverà al minuto 53, per opera dell’ala Ryan Matyas.
A quanto pare prima che la 1874 Cup, il trofeo messo in palio per l’occasione, diventi una competizione con un significato dovrà passarne ancora tanta, di acqua sotto i ponti.
Leggi anche: Argentina: i convocati per i Test Match, con 4 ‘italiani’
Ora gli All Blacks affronteranno il Galles il prossimo 30 ottobre, in un’altra gara fuori dalla finestra internazionale, contro una selezione che dovrà fare a meno dei giocatori militanti all’estero. A novembre il test match contro l’Italia.
USA: 15 Will Hooley, 14 Ryan James, 13 Tavite Lopeti, 12 Brice Campbell (c), 11 Ryan Matyas, 10 Luke Carthy, 9 Nate Augsuprger, 8 Cam Dolan, 7 Hanco Germishuys, 6 Benjamin Bonasso, 5 Nick Civetta, 4 Nate Brakeley, 3 Paul Mullen 2 Dylan Fawsitt, 1 Matt Harmon
A disposizione:16 Chad Gough, 17 Faka’osi Pifeleti, 18 Dino Waldren, 19 Siahosi Mahoni, 20 Moni Tonga’huia, 21 Andrew Guerra, 22 Michael Baksa, 23 Mike Dabulas
Marcatori USA
Mete: Augspurger (40), Matyas (53)
Trasformazioni: Carthy (40, 53)
Calci di punizione:
Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Will Jordan, 13 Braydon Ennor, 12 Quinn Tupaea, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Finlay Christie, 8 Hoskins Sotutu, 7 Dalton Papalii, 6 Luke Jacobson, 5 Tupou Vaa’i, 4 Samuel Whitelock (c), 3 Angus Ta’avao, 2 Asafo Aumua, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 George Bower, 18 Tyrel Lomax, 19 Josh Lord, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Anton Lienert-Brown
Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Jacobson (1, 20), De Groot (6), Jordan (10, 30, 70), McKenzie (13), Mo’unga (25), Ta’avao (34, 41), Tupaea (37), Papalii (48), Lienert-Brown (55), Barrett (67), Coles (79), Perenara (80)
Trasformazioni: Mo’unga (1, 6, 13, 20, 25, 34, 37, 41, 48), McKenzie (67, 70, 80)
Calci di punizione:
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.