L’Italia A debutta con una brutta vittoria contro la Spagna

ph. Sebastiano Pessina

Brutta prestazione dell’Italia A a Madrid contro la Spagna, nonostante la vittoria per 13-11.

Non funziona nulla per i ragazzi di Alessandro Troncon che, pur lasciando intuire un maggiore talento individuale, evidenziano grossi problemi collettivi nella disciplina, nell’organizzazione del gioco offensivo e nel sostegno sul punto d’incontro.

Ne approfitta una Spagna che non fa altro che approfittare di quello che gli Azzurri concedono, compresi 20 minuti di inferiorità numerica per i cartellini gialli comminati a Tommaso Menoncello e Giovanni Pettinelli.

A inizio partita la Spagna domina possesso e territorio e si porta avanti per 3-0 con il piede di Bautista Guemes dopo il giallo a Menoncello. L’Italia A regge abbastanza facilmente il colpo dell’inferiorità numerica, ma in attacco balbetta notevolmente, con diversi problemi nel punto d’incontro.

Pur crescendo nel corso del primo tempo, i problemi non vengono meno e all’intervallo gli iberici sono avanti. Le cose capitolano quando su un attacco apparentemente inoffensivo dei padroni di casa Menoncello commette una leggerezza nella raccolta di un calcio e concede la marcatura all’estremo John W. Bell.

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Sull’8-0 l’Italia finalmente reagisce. Dopo aver sempre rifiutato di andare per i pali nel primo tempo, nella ripresa finalmente si accetta di prendere tutto quello che arriva dalla difesa spagnola. Marin segna i primi 3 punti al 51′, poi segna la meta del sorpasso risolvendo una situazione offensiva che si stava, per l’ennesima volta, ingarbugliando. L’Italia A allunga fino al 13-8 con un’altra punizione poco dopo.

Guemes segna da calcio di punizione a 12 minuti dal termine e la Spagna ritrova vigore per un finale tirato, ma la difesa italiana resiste senza troppe difficoltà.

L’Italia A porta così a casa la vittoria, pur sofferta. Il bicchiere è mezzo pieno per quanto riguarda le fasi ordinate e la difesa, dove la Spagna non ha mai potuto nemmeno impensierire gli Azzurri. Il migliore in campo è stato Riccardo Favretto, sempre capace di avanzare con grande guadagno di metri, ed è stato buono l’impatto della panchina. È invece decisamente vuoto per quanto riguarda un attacco asfittico e confuso, con frequenti incomprensioni e una regia di Marin febbrile ed estemporanea, e con troppi palloni persi nel punto d’incontro, dove all’interpretazione dubbia di un giocatore in contesa in equilibrio sui propri piedi del direttore di gara si è unita una scarsa tempestività ed efficacia sui sostegni.

Troncon e soci dovranno lavorare alacremente per presentare un lavoro più completo in occasione della gara contro l’Uruguay.

Spagna: 15 John W. Bell, 14 Joan Losada, 13 Richard Stewart, 12 Alvar Guimeno, 11 Gauthier Minguillon, 10 Bautista Guemes, 9 Kerman Aurrekoetxea, 8 Kalokalo Gavidi, 7 Brice Ferrer, 6 Facundo Domínguez, 5 Victor Sanchez, 4 Kawa Leauma, 3 Jon Zabala, 2 Santiago Ovejero, 1 Fernando Lopez (c).
A disposizione: 16 Bastien Dedieu, 17 Pablo Meijmolle, 18 Bittor Abiotiz, 19 David Barrera, 20 Michael Hogg, 21 Facundo Munilla, 22 Javier Carrion, 23 Federico Castiglioni

Marcatori Spagna
Mete: Bell (45)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Guemes (5, 68)

Italia A: 15 Ange Capuozzo, 14 Jacopo Trulla, 13 Tommaso Menoncello, 12 Filippo Drago, 11 Simone Gesi, 10 Leonardo Marin, 9 Marcello Violi, 8 Riccardo Favretto, 7 Lorenzo Cannone, 6 Giovanni Pettinelli, 5 Andrea Zambonin, 4 Leonard Krumov, 3 Entienne Swanepoel, 2 Hame Faiva, 1 Cherif Traore
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Damiano Borean, 18 Ion Neculai, 19 Matteo Canali, 20 Alessandro Izekor, 21 Nicolò Casilio, 22 Giacomo Da Re, 23 Enrico Lucchin

Marcatori Italia A
Mete: Marin (59)
Trasformazioni: Marin (59)
Calci di punizione: Marin (51, 63)