Test Match: Galles-All Blacks 16-54. Neozelandesi straripanti a Cardiff

Gli uomini di Ian Foster vanno in meta ben sette volte. Beauden Barrett e Will Jordan: incontenibili

Test Match: Galles-All Blacks 16-54. Neozelandesi straripanti a Cardiff

Test Match: Galles-All Blacks 16-54. Neozelandesi straripanti a Cardiff (Ph. Sebastiano Pessina)

Al Principality Stadium di Cardiff la partita, dopo la haka dei neozelandesi, vissuta sempre come un momento di culto dal pubblico assiepato sugli spalti, inizia subito con uno shock: sugli sviluppi di una touche infatti il pallone giunge ad Anscombe che nel tentativo di trasmettere al largo l’ovale viene intercettato da Bauden Barrett (al 100esimo caps, eletto poi Man of the Match). L’apertura fiuta subito la grande chance, si mette a correre e indisturbato finisce la sua corsa in mezzo ai pali per il momentaneo 0-7, convertito dal fratello. Il Galles viene colpito a freddo, ma in un moto di reazione trova subito la via per andare a prendersi una punizione, che lo stesso Anscombe trasforma: si va sul 3-7.

Non c’è un attimo di sosta, la folla intanto partecipa alla partita in maniera fragorosa. Al diciannovesimo, un minuto dopo che Jordie Barrett aveva colto in maniera cinica l’occasione di mettere a referto altri tre punti, col il calcio del 3-10, un altro momento inatteso: nel tentativo di placcare un avversario, Alun Wyn Jones avverte immediatamente un dolore alla spalla. Lo stadio trattiene il fiato, il capitano dei Dragoni mostra una smorfia di dolore: la sua partita finisce, al suo posto entra Will Rowlands.

Si va da una parte all’altra, mentre viene agilmente superata la metà del primo tempo. Al venticinquesimo un in-avanti di Laulala vanifica il lavoro degli ospiti nel tentativo di una segnatura sotto ai pali, ma questo è solo il prologo a quello che i tre volte campioni del mondo stanno per sfoderare. Prima la terza realizzazione al piede del loro estremo, poi – al trentaquattresimo – la segnatura pesante che porta il nome di TJ Perenara, splendidamente assistito nella sua progressione dalle avanzate di Blackadder e Savea.

Non arriva la conversione, ma gli All Blacks vanno comunque sul 3-18. Il primo tempo sembra esaurirsi, ma non è così. I padroni di casa hanno un sussulto. Su una delle ultime azioni disponibili Basham e Moriarty superano di slancio la difesa della squadra di Ian Foster, che con Blackadder e Laulala ricorre alle cattive. Quest’ultimo, mentre Moriarty è costretto a uscire per un intervento fra collo e spalla, ne fa le spese a livello disciplinare venendo ammonito. I neozelandesi chiudono il primo tempo in quattordici, il Galles riesce ad accorciare dalla piazzola. Si va al riposo di questo Test Match: Galles-All Blacks 6-18.

La ripresa, complice anche l’inferiorità numerica degli ospiti, che controllano l’ovale, si apre su ritmi un po’ meno feroci. Da registrare c’è un botta e risposta al piede sull’asse Jordie Barrett-Rhys Priestland, con il secondo subentrato da pochi minuti nelle fila gallesi, che sposta lo score sul 9-21.

Il Galles cerca di spingere per ridurre il gap, ma al cinquantaquattresimo va in scena il “Will Jordan Show”: il trequarti, oggi schierato all’ala, riceve al volo un calcio di spostamento dei rivali ricadendo elegantemente sul prato per iniziare la sua azione di corsa. Uno slalom secco per aprirsi la via, poi il calcio per sverniciare l’ultimo ostacolo fra sé e la linea di metà: Thomos Williams non può far nulla di fronte alla cilindrata di Jordan. E’ una meta semplicemente meravigliosa. La gente non può far altro che applaudire. Jordie Barrett ha il compito di convertire e lo fa. Gli All Blacks volano sul 9-28.

Scocca l’ora di gioco: è tempo di un sonoro botta e risposta. Prima è il Galles ad andare in meta, con un’intuizione di Priestland, che con un filtrante di piede pesca sotto ai pali l’accorrente Johnny Williams, poi gli All Blacks, con un’azione abrasiva da maul che vede Dalton Papalii sfruttare le sue prolunghe per protendersi, con l’ovale in pieno controllo fra le mani, verso la end zone.

Si va sul 16-35, uno score che dura poco meno di due giri di lancette. Al sessantaseiesimo infatti, ecco arrivare il colpo del ko da parte dei tre volte iridati. Azione al largo degli All Blacks: calcio di Barrett nello spazio, recupero della palla del subentrato Reece, che brucia tutti. Il trequarti viene fermato in qualche modo, ma Rieko Ioane e Ardie Savea sono pronti a dargli sostegno. L’azione riparte di slancio e a concluderla è proprio Reece, il quale termina la sua corsa in mezzo ai pali. Il punteggio “trasloca” sul 16-42.

La partita si chiude qui. L’ultimo quarto d’ora, di fatto, serve solo a definire il punteggio. Lienert-Brown capisce che può essere il suo momento per partecipare alla festa e al settantunesimo va in meta alla bandierina per il 16-49. A sessanta secondi dal termine, infine, Beauden Barrett mette un ulteriore timbro alla sfida andando nuovamente a marcare pesante, per il definitivo 16-54.

Test Match: Galles-All Blacks 16-54, il tabellino

Galles: 15 Johnny McNicholl, 14 Owen Lane, 13 Jonathan Davies, 12 Johnny Williams, 11 Josh Adams, 10 Gareth Anscombe, 9 Tomos Williams, 8 Aaron Wainwright, 7 Taine Basham, 6 Ross Moriarty, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ryan Elias, 1 Wyn Jones
A disposizione: 16 Kirby Myhill, 17 Rhys Carre, 18 Dillon Lewis, 19 Will Rowlands, 20 Seb Davies, 21 Gareth Davies, 22 Rhys Priestland, 23 Ben Thomas

Marcatori Galles
Mete: Johnny Williams (61′)
Conversioni: Rhys Priestland (62′)
Punizioni: Gareth Anscombe (6′, 40′), Rhys Priestland (52′)

Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Will Jordan, 13 Anton Lienert-Brown, 12 David Havili, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Ardie Savea, 7 Dalton Papalii, 6 Ethan Blackadder, 5 Samuel Whitelock (c), 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Tyrel Lomax, 19 Tupou Vaa’i, 20 Akira Ioane, 21 Brad Weber, 22 Richie Mo’unga, 23 Sevu Reece

Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Beauden Barrett (4′, 79′), TJ Perenara (34′), Will Jordan (54′), Dalton Papalii (64′), Sevu Reece (66′), Anton Lienert-Brown (71′)
Conversioni: Jordie Barrett (5′, 56′, 65′)
Punizioni: Jordie Barrett (18′, 26′, 46′),

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