Dragoni con tantissimi assenti, ma decisi a dar battaglia a una Nuova Zelanda che fa paura
Hanno detto che si trattava di una partita inutile. Hanno detto che si giocava solo per far cassa. Hanno detto che era inutile per il Galles scendere in campo con così tante assenze contro gli All Blacks. Eppure 23 Dragoni sono pronti a indossare la loro maglia rossa e a lasciare tutto quello che hanno sul campo in un test match che ha sempre rappresentato una sfida particolare.
Sono 67 anni, 10 mesi e 11 giorni che il Galles non vince contro la Nuova Zelanda: era il 1953 quando si impose 13 a 8 fra le mura amiche sui tuttineri. Nei seguenti 31 confronti, non avrebbero più ottenuto un solo successo, seppure gli incontri fra le due formazioni hanno sempre portato con loro un certo misticismo, per via di quell’identità in comune fra le due nazionali, che si fregiano del loro gioco spettacolare abbinato a un atteggiamento senza compromessi, diretto, abrasivo.
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I pronostici della vigilia dicono che il record di imbattibilità degli All Blacks nei confronti dal Galles è destinato ad allungarsi: la formazione neozelandese arriva dalla vittoria del Rugby Championship, con una formazione vicina alla migliore possibile e con la voglia di riscattarsi subito dalla sconfitta patita dal Sudafrica poco meno di un mese fa.
Beauden Barrett vorrà onorare la sua presenza numero 100 sul palcoscenico internazionale, ma le armi dei neozelandesi vanno oltre la classe e l’efficacia del numero 10: Jordie Barrett sta vivendo il miglior momento della sua carriera, Will Jordan trasforma in oro tutto quello che tocca, Ardie Savea è un leader tecnico e morale del gruppo, Ethan Blackadder ha portato il proprio gioco su un altro livello negli ultimi tre mesi.
Dall’altra parte un XV solido, ma lontano dal miglior Galles possibile. Occhi per Taine Basham, alla prima presenza internazionale da titolare: il talento del giocatore non è in discussione, questo autunno potrebbe essere l’occasione giusta per la definitiva esplosione del terza linea dei Dragons.
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A guidare la squadra tornerà Gareth Anscombe, che nel 2011 guidò la nazionale under 20 neozelandese alla conquista del World Rugby under 20 Championship in Italia, battendo il Galles con un devastante 92-0. In quella under 20 c’erano Brad Weber, Brodie Retallick, Beauden Barrett e TJ Perenara, per limitarsi a coloro che saranno in campo alle 18:15.
La direzione dell’incontro è affidata al francese Mathieu Raynal, coadiuvato da Karl Dickson e Christophe Ridley. La diretta televisiva è affidata a Sky Sport Arena.
Galles: 15 Johnny McNicholl, 14 Owen Lane, 13 Jonathan Davies, 12 Johnny Williams, 11 Josh Adams, 10 Gareth Anscombe, 9 Tomos Williams, 8 Aaron Wainwright, 7 Taine Basham, 6 Ross Moriarty, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ryan Elias, 1 Wyn Jones
A disposizione: 16 Kirby Myhill, 17 Rhys Carre, 18 Dillon Lewis, 19 Will Rowlands, 20 Seb Davies, 21 Gareth Davies, 22 Rhys Priestland, 23 Ben Thomas
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Will Jordan, 13 Anton Lienert-Brown, 12 David Havili, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Ardie Savea, 7 Dalton Papalii, 6 Ethan Blackadder, 5 Samuel Whitelock (c), 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Tyrel Lomax, 19 Tupou Vaa’i, 20 Akira Ioane, 21 Brad Weber, 22 Richie Mo’unga, 23 Sevu Reece
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