L’head coach azzurro introduce la sfida contro gli All Blacks, ponendo l’attenzione su alcuni fattori chiave del suo gioco
Si avvicina sempre di più l’esordio della nuova Italia di Kieran Crowley, che inizierà con la sfida più difficile che potesse capitarle, gli All Blacks. Il nuovo head coach della nazionale è intervenuto ai microfoni di The Breakdown Show, a Sky Sport Nuova Zelanda.
«Abbiamo fatto 10 giorni di preparazione e affronteremo la squadra numero uno al mondo, che gioca insieme da 4 mesi» ha esordito il tecnico degli azzurri, che poi aggiunge: «Al momento stiamo sistemando il piano di gioco, ci sarà molta attenzione alla difesa».
Crowley ha poi parlato della mancanza di esperienza di alcuni giocatori, soprattutto in determinati ruoli chiave: «Gli estremi di entrambe le franchigie sono stranieri, non ci sono ragazzi che giocano a 15 in Italia, e lo stesso vale per altri ruoli. Quindi i ragazzi italiani non hanno abbastanza esperienza in determinati ruoli».
L’idea del CT degli azzurri è quella di integrare molti nuovi giocatori nel gruppo allargato che si giocherà la convocazione ai mondiali 2023, ma per adesso, l’idea è quella di affrontare gli All Blacks con un XV di esperienza: «Entro la fine del 2022, con il Sei Nazioni e il tour estivo, spero di sviluppare uno stile che potremmo portare avanti alla Coppa del Mondo, fra due anni».
Il tecnico si è poi soffermato sulla difficilissima partita di sabato: «Ci aspetta una sfida infernale questo fine settimana, ma spero che la prestazione che faremo ci possa dare un po’ di credibilità e rispetto. Questi ragazzi devono ottenere un po’ di fiducia in sé stessi, togliere il soprannome “All Blacks” e pensare solo che sono un paese che sta giocando contro un altro paese. Questo è il modo in cui possiamo andare avanti, perché i nostri risultati non sono eccezionali e bisogna cambiarli».
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