L’head coach degli All Blacks loda il cuore dell’Italia, mentre il capitano Cane spiega il diverso approccio nel secondo tempo
C’è soddisfazione, ma non troppa.
Volti distesi e sorrisi per Ian Foster e Sam Cane in conferenza stampa all’Olimpico, il 9-47 è un risultato che accontenta staff e giocatori, specie per come è maturato dopo una prima mezz’ora davvero complicata sul prato dello stadio romano.
“Dobbiamo dar credito agli italiani. Ci hanno dato un vero e proprio test – ha detto l’head coach degli All Blacks – Siamo entrati in campo forzando un po’ troppo, senza passare per il breakdown in maniera adeguata e facendoci mettere sotto pressione, cosa che ha causato i tanti errori gestuali.”
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“A metà tempo ci siamo concentrati sulle soluzioni pratiche per uscire da quella situazione – gli ha fatto eco Sam Cane – Abbiamo trovato il modo di essere più efficaci sul punto d’incontro e abbiamo cambiato alcune cose tatticamente, attaccando in maniera più diretta.”
“Eravamo troppo concentrati sul prossimo compito da svolgere invece di concentrarci sul singolo pallone. Siamo stati bravi a rimanere concentrati e a non farci prendere dalla frustrazione nonostante avessimo in campo una squadra con poca esperienza, tranne per qualche soggetto in terza linea [ride].”
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“Credo sia stata un’ottima partita per i nostri giovani per crescere e mettere partite così nel loro bagaglio.”
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