Le parole in conferenza stampa del CT degli Azzurri dopo la partita contro gli All Blacks
“Oggi era la nostra prima uscita. Abbiamo tracciato una linea. Sono piuttosto contento, da qui andiamo avanti.”
Queste le prime parole di Kieran Crowley, Commissario tecnico dell’Italia, dopo la gara dei suoi Azzurri contro la Nuova Zelanda allo Stadio Olimpico di Roma.
Una partita finita 9-47 che ha visto l’Italia crollare nel finale dopo un’ora di alto livello difensivo contro la squadra numero 1 al mondo.
“Abbiamo fatto 190 placcaggi contro gli appena 78 degli All Blacks, la nostra rapidità di salita della linea e l’integrità della stessa sono state molto buone. Abbiamo messo la Nuova Zelanda sotto pressione, e credo che una dimostrazione sia arrivata nel secondo tempo quando abbiamo difeso per 16 fasi consecutive costringendoli ad arretrare e alla fine recuperando il pallone.”
Dopo 65 minuti di gioco l’incontro era ancora sul punteggio di 9-21 che lusingava gli Azzurri, nonostante a Roma non tutto sia andato bene.
“Gli All Blacks sono fortissimi sulle fasi statiche e lo sapevamo – ha affermato il tecnico neozelandese – È stato soprattutto lì che ci hanno messo in difficoltà. Se non ricordo male, le statistiche dicono che abbiamo ottenuto il 77% delle nostre rimesse laterali, e non è abbastanza. Dobbiamo migliorare.”
“In attacco la velocità di uscita del pallone dal punto d’incontro è stata insufficiente e abbiamo subito decisamente troppo nel drive da rimessa laterale.”
“Sono tutte cose che non potremo permetterci contro l’Argentina, una squadra che ha un pack fortissimo e che proprio su questi aspetti fonda il proprio gioco. Anche contro di loro, comunque, il focus sarà posto sulla performance, piuttosto che sul risultato: quest’ultimo, alla fine dei conti, è solo una legittima conseguenza di una prestazione. Dobbiamo avere fiducia nel nostro processo di crescita: se questo sarà corretto, poi i risultati seguiranno.”
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Insieme a Crowley, nella pancia dell’Olimpico, si è presentato in conferenza stampa Michele Lamaro, dopo la sua prima presenza da capitano alla guida dell’Italia.
“Non penso che il passivo subito negli ultimi venti minuti sia dovuto ad un crollo fisico. È vero che eravamo stanchi, ma loro hanno trovato degli adattamenti tattici che ci hanno messo in difficoltà: hanno incominciato a calciare lungo e in campo, sapendo che poi noi avremmo messo il pallone fuori, concedendogli così di risalire il campo e di sfruttare il predominio nei lanci del gioco.”
“Dobbiamo quindi trarre da qui qualche insegnamento per non farci mettere così sotto pressione e nel contempo trovare soluzioni per conservare qualche energia per il finale.”
Interpellato sulle decisioni arrivate nella prima parte dell’incontro, quando l’Italia più di una volta ha provato ad andare in rimessa laterale invece di prendere la via dei pali, Lamaro si è preso l’intera responsabilità della decisione: “Dopo essermi consultato con Paolo [Garbisi], ho deciso di andare in rimessa laterale per mantenere la pressione offensiva e provare a mettere loro ancora più dubbi.”
Immediato l’intervento di coach Crowley: “Supporto completamente la decisione di Michele. Così presto nella partita, con gli avversari sotto pressione, è stata una buona decisione.”
Tutti sulla stessa linea, quindi, tutti sulla stessa barca. E ora sette giorni per ritrovare energie e concentrazione per provare ad assaltare i Pumas.
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