Un libro intenso, ritratto fedele di una gioventù precaria, disarmata, rabbiosa, ma capace di ritrovare, grazie al rugby, il senso più autentico dell’ esistenza
Un titolo – “Vero cuoio” – che in due sole parole racchiude molto bene i contenuti del libro scritto da Roberto Zambon. Un romanzo avvincente e intenso che vuole essere un ritratto fedele, umano e senza filtri di una gioventù precaria, disarmata, rabbiosa, ma ancora capace di ritrovare, grazie allo sport, il senso più autentico della propria esistenza.
La storia racconta racconta le vicende del Santo Stefano, una squadra di rugby come tante altre. Milita nel campionato piemontese di serie C e non ha mai vinto uno scudetto. Mauro, il suo allenatore, sogna da anni la promozione, e quando un giorno compare Mirco, una vecchia conoscenza, decide di tentare il tutto per tutto e nominarlo capitano.
L’idea è vincente, al punto che il Santo Stefano firma il campionato migliore della sua storia. Ma il cambiamento rompe gli equilibri e innesca reazioni impreviste: la squadra si disgrega in un vortice di errori e Mirco si ritroverà da solo, alla guida di un gruppo decimato, nella partita più difficile di sempre.
Il libro trae spunto dall’esperienza e dall’amore per la palla ovale dell’autore che, dopo 14 anni di rugby in seconda e terza linea, al momento di appendere le scarpe al chiodo lo ha scritto come terapia disintossicante da un capitolo della vita che lui stesso definisce a “dir poco totalizzante”.
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Con un linguaggio di estrema verità, Zambon racconta in chiave autobiografica riti e miti del mondo rugbistico, in cui convivono battute politicamente scorrette e messaggi di solidarietà, violenza gratuita ed etica universale, atti di machismo e gesti di fratellanza, canzoni sconce e inni alla vita.
Il volume a cura di Ultra Edizioni è composto da 220 pagine (Cod ISBN : 9788892780719) con un prezzo di copertina di euro 16,50 e acquistabile a questo link oltre che in libreria e nei principali store online.
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