Come andò e contro chi fu giocata l’ultima partita nella città ducale? Riscopriamo la storia degli azzurri che tornano dopo quasi due decadi a Parma
Il match che l’Italia di rugby disputerà sabato a Parma contro l’Uruguay (inizio alle ore 14.00) rappresenterà il ritorno della nazionale maggiore azzurra nella città ducale dopo 19 anni. Se la partita con i Pumas ha riportato un test match internazionale a Monigo dopo il 2001, quella coi Teros interromperà un digiuno che dura dal 28 settembre 2002.
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In quell’occasione l’Italia giocò la sua seconda e ultima partita di qualificazione per andare alla Coppa del Mondo 2003 in Australia. Dopo il facile 50-3 sulla Spagna a Valladolid della settimana prima, gli azzurri ospitarono i romeni per un match molto più combattuto del previsto. Dopo il 13-0 dei primi 20 minuti (due piazzati di Peens e una meta di Lo Cicero) gli est-europei trovarono due marcature pesanti con Corodeanu e Sibru per ribaltare tutto. Un piazzato di Tofan al 42’ mise la Romania avanti 16-17, ma altri tre calci di Peens chiusero il conto in favore dell’Italia sul 25 a 17.
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Sede di quella partita fu uno stadio intitolato a Sergio Lanfranchi, ma non lo stesso nel quale si giocherà sabato. Il “vecchio” Lanfranchi, che allora era sede delle partite del G.R.A.N. e dell’Overmach Parma venne abbattuto nel 2008 per lasciare spazio ad altri edifici, esattamente mentre veniva costruito il “nuovo” Lanfranchi, che è la casa delle Zebre ed è inserito nella cittadella del rugby.
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