Un quartetto alternativo per il Player of the Year

Una proposta alternativa a quella, molto criticata, fatta da World Rugby

Test Match novembre 2021: la formazione del Sudafrica per la sfida alla Scozia

Lukhanyo Am: un possibile candidato al Player of the Year? – ph. Sebastiano Pessina

Le nomination per il World Rugby Player of the Year hanno ricevuto numerose critiche.

Il quartetto di giocatori selezionato dal gruppo di esperti composto da nomi altisonanti come Thierry Dusautoir, George Gregan, Richie McCaw, Brian O’Driscoll, Clive Woodward, Maggie Alphonsi, Fiona Coghlan, Melodie Robinson e John Smit è stato criticato non perché poco meritevole, ma per non aver considerato nessun giocatore del Sudafrica vincitore della serie contro i Lions e degli All Blacks capaci di ottenere il record di punti segnati in un anno solare.

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Se probabilmente la contesa fra Michael Hooper e Antoine Dupont per il miglior giocatore dell’anno resta il duello più giusto per stabilire quale sia stato l’atleta migliore nell’anno appena trascorso, appare obiettivamente strana la decisione di assegnare la nomination anche a Maro Itoje e Samu Kerevi.

Entrambi hanno vissuto una buona stagione, ma il primo viene da un anno dove il suo club ha militato in una seconda divisione, la sua nazionale è arrivata quinta al Sei Nazioni e i suoi Lions hanno perso la serie in Sudafrica. Kerevi è stato decisivo nelle vittorie dell’Australia nel Rugby Championship, ma ha disputato 5 sole gare internazionali in tutto l’anno.

Chi avrebbe potuto prendere il loro posto?

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Un quartetto alternativo per il Player of the Year

Lukhanyo Am è stato protagonista di diverse esaltanti vittorie del Sudafrica, squadra campione del mondo che si è confermata al top con un 2021 stellare. A giugno, dopo diciotto mesi consecutivi di assenza dai campi, gli Springboks hanno conquistato la serie contro i British & Irish Lions. Nel Rugby Championship sono riusciti ad ottenere una fantastica vittoria sugli All Blacks. Am è uno dei leader della squadra, e riesce sempre a timbrare le occasioni importanti con qualche gesto iconico, come il placcaggio micidiale su Elliot Daly nel primo test dei Lions o il passaggio dietro la schiena a Nkosi per la meta contro la Nuova Zelanda nel Rugby Championship.

Will Jordan ha attraversato un anno praticamente unico dal punto di vista realizzativo, oltre a collezionare trofei con qualsiasi squadra. Nel Super Rugby ha 9 mete in 12 presenze tra le due versioni del torneo, per non parlare dell’assurda cifra di 15 mete in 10 presenze ottenute con gli All Blacks nel corso di tutto il 2021. Un giocatore che è sembrato totalmente irresistibile in qualsiasi situazione, un emblema della squadra che ha ottenuto il record di punti segnati in un singolo anno solare.

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Courtney Lawes, pur condividendo con Maro Itoje lo stesso destino con l’Inghilterra e con i Lions, ha giocato una delle migliori stagioni della sua carriera a 32 anni. Nessuno si aspettava una sua chiamata con la selezione britannica contro il Sudafrica, e invece Lawes ha giocato da titolare tutti e tre i test contro i campioni del mondo, con 3 performance una più stupefacente dell’altra nonostante il risultato finale. Lo stato di grazia del giocatore dei Northampton Saints, che nel frattempo sono tornati ad essere una potenza in Premiership, continua anche in questi test autunnali: è stato fra i migliori dell’Inghilterra che ha battuto l’Australia, e tutti abbiamo ancora negli occhi quel pazzesco placcaggio salvameta nella partita con Tonga.

Kwagga Smith non è stato citato da nessun circolo del pianeta ovale, ma il vostro Albertus Stephanus di quartiere ha completato un anno in cui arrivava da underdog e si è preso la maglia numero 7 degli Springboks sostituendo con grandissimo vigore, classe e fame l’ex Player of the Year 2019 Pieter-Steph Du Toit. Solo applausi per l’abnegazione di un giocatore che si è messo a disposizione di un rugby forse non particolarmente congeniale alle sue corde, lui ex atleta della nazionale di rugby a sette, ma che ha saputo interpretare alla grande. Le sue prestazioni migliori nel secondo test contro i Lions e nella gara di Cardiff contro il Galles dieci giorni fa.

Lorenzo Calamai

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