La Francia è devastante! All Blacks battuti 40-25

Allo Stade de France è stata scritta un’altra meravigliosa pagina della storia del rugby, e a farne le spese sono stati gli dei della palla ovale

Francia devastante! All Blacks battuti 40-25 (Ph. Autumn Nations Series)

Francia devastante! All Blacks battuti 40-25 (Ph. Autumn Nations Series)

Finisce così questo sabato sera, con uno Stade de France in festa, con gli All Blacks demoliti a Parigi da una Francia che ha superato l’esame di maturità di questo 2021. Serviva, per i ragazzi terribili di Galthié, una prova che confermasse le tante buone impressioni fatte in questi due anni. È arrivata, contro l’avversario più importante, magari un po’ provato dalla lunghissima serie di partite che li ha visti protagonisti quasi ininterrottamente da luglio ad oggi, ma non può e non deve essere né un’attenuante per gli sconfitti, né una delegittimazione per i vincenti. La Francia, questa sera, ha giocato una partita quasi perfetta: ha dominato il primo tempo, resistito nei primi 20′ della ripresa quando la Nuova Zelanda ha fatto ferro e fuoco in mezzo al campo, e al momento buono ha colpito di nuovo chiudendo la partita. Cos’altro si può dire a una squadra così?

La cronaca

Fin dal primo istante, la Francia sembra avere una marcia in più. Gli All Blacks (oggi con un’inusuale maglia bianca) fanno fatica a reggere un impatto così forte sul match da parte dei blues, che al primo pallone giocabile ingranano la quinta e volano direttamente nei 22 avversari. L’azione è ispirata da Ntamack, la Nuova Zelanda soffre e quando recupera il pallone lo sparacchia via senza uscire dalla zona rossa. È l’occasione per azionare la devastante maul francese: a timonarla è Mauvaka, che si toglie anche il lusso di finalizzarla. 7-0, con trasformazione di Jaminet.

La reazione degli All Blacks c’è, ma si rendono subito conto che con questa Francia è molto dura creare occasioni concrete. Si va spesso alla ricerca dell’avanzamento con gli avanti, e l’indisciplina blues permette a Jordie Barrett di accorciare fino al 7-6. Quando la Francia attacca però è tutta un’altra cosa: Penaud sbatte tra un neozelandese e l’altro senza mai essere portato a terra, Fickou danza – come sempre – tra le maglie avversarie, Dupunt ispira e impone un ritmo folle all’azione, e infine Ntamack ci mette testa e gambe, trova il buco e marca la meta, 14-6.

Lo Stade de France ribolle. La squadra di Galthié gestisce la partita a proprio piacimento, alzando l’intensità col pallone in mano e rallentandola quando invece si tratta di difendere, mettendo continuamente sabbia negli ingranaggi neozelandesi e liberando il prima possibile la propria 22. La Nuova Zelanda è in totale balia dell’avversario, non riesce a rendersi pericolosa e tantomeno appare in grado di reggere le fiammate francesi. Al 30′ Dupont apre il campo con uno stupendo calcio-passaggio, Fickou fa la sponda per la solita corsa di un devastante Ntamack, poi Villiere gli dà sostegno dal lato chiuso, rompe due placcaggi e arriva fino ai 5 metri. Gli All Blacks non possono far altro che spendere un fallo, ma questo significa regalare un’altra touche pericolosissima: ancora una maul, ancora Mauvaka alla guida, ancora meta. 24-7, con Jaminet che mette tra i pali qualsiasi pallone gli capiti tra i piedi.

Nella ripresa, come preventivabile, arriva la furente reazione della Nuova Zelanda: si va per linee dirette, avanzamenti semplici ma efficaci. Anche l’allargamento viene fatto attraverso una serie di “raccogli e vai” degli avanti. Al momento buono, Smith gioca alla chiusa su Jordie Barrett che trova la bandierina e accorcia le distanze. L’estremo non trova la trasformazione, e il punteggio resta sul 24-11.

Galthié capisce che il momento è delicato, e mette dentro Gros, Bamba e Taofifenua, mentre gli All Blacks cambiano tutta la prima linea. Poi di colpo, a sorpresa, entra in partita Rieko Ioane: dormiente per 50 minuti, si accende per la prima volta quando Smith gli serve un pallone perfetto per la sua corsa in campo aperto. Le maglie della difesa francese sono troppo larghe, il centro neozelandese ne approfitta e con i suoi 50 metri di falcata vola direttamente in meta.

Sul 24-18 è tutto riaperto. Jaminet fa respirare i suoi e allunga di nuovo oltre il break, ma ormai può succedere qualsiasi cosa: Taukei’aho trova due avanzamenti impressionanti nei 22 francesi, poi Ardie Savea chiude la pratica e riapre definitivamente la partita: 27-25. L’inerzia del match sembra completamente dalla parte degli All Blacks, ma proprio nel momento più difficile Ntamack si inventa una giocata pazzesca: raccoglie il pallone nella sua area di meta, e invece di annullare riparte palla in mano, mandando nel panico la difesa neozelandese. Si arriva fino ai 22, e Savea è costretto al fallo professionale, prendendosi il cartellino giallo. Jaminet fa 30-25.

Gli All Blacks sembrano gradualmente tornare alla frenesia del primo tempo, e i 5 punti di ritardo – per quanto pochi – la alimentano ulteriormente. In questa situazione già precaria, Havili fa la frittata: gioca il pallone nei suoi 22, prende l’intercetto di Penaud e l’ala francese vola in mezzo ai pali per il 37-25. La partita, fondamentalmente, finisce qui. Anzi, la Francia avrebbe addirittura la possibilità di rendere il passivo ulteriormente pesante, ma nel finale si accontenta di altri 3 punti: finisce 40-25 per la Francia, che demolisce gli All Blacks sotto tutti i punti di vista.

Francesco Palma

Guarda gli highlights di Francia – Nuova Zelanda a questo link.

Il tabellino di Francia-All Blacks:

Francia: 15 Melvyn Jaminet, 14 Damian Penaud, 13 Gaël Fickou, 12 Jonathan Danty, 11 Gabin Villière, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont (c), 8 Gregory Alldritt, 7 Anthony Jelonch, 6 Francois Cros, 5 Paul Willemse, 4 Cameron Woki, 3 Uini Atonio, 2 Peato Mauvaka, 1 Cyril Baille.

A disposizione: 16 Gaëtan Barlot, 17 Jean-Baptiste Gros, 18 Demba Bamba, 19 Romain Taofifenua, 20 Thibaut Flament, 21 Dylan Cretin, 22 Maxime Lucu, 23 Matthieu Jalibert

Mete: Mauvaka 3′ Dupont 13′, Mauvaka 31′, Penaud 69′
Trasformazioni: Jaminet 4′, 14′, 32′, 69′
Punizioni: Jaminet 25′, 54′, 63′, 80′

All Blacks: 1 Joe Moody, 2 Dane Coles, 3 Nepo Laulala, 4 Brodie Retallick, 5 Samuel Whitelock (c), 6 Akira Ioane, 7 Sam Cane, 8 Ardie Savea, 9 Aaron Smith, 10 Richie Mo’unga, 11 George Bridge, 12 Quinn Tupaea, 13. Rieko Ioane, 14 Will Jordan,15 Jordie Barrett.

A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 George Bower, 18 Ofa Tuungafasi, 19 Tupou Vaa’i, 20 Shannon Frizell, 21 Brad Weber, 22 Damian McKenzie, 23 David Havili

Mete: J. Barrett 48′, R. Ioane 52′, Savea 60′
Trasformazioni: J. Barrett 53′, 61′
Punizioni: J. Barrett 6′, 9′

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