15 anni fa accadde un episodio senza precedenti prima di un match tra Galles e Nuova Zelanda, riscopriamo le ragioni che portarono alla contestata scelta
Una delle più famose versioni della Haka degli All Blacks non si è praticamente mai vista. Sono passati 15 anni dalla sfida tra Galles e Nuova Zelanda che incendiò il pre-partita al Millennium Stadium, con sia il pubblico che i giornalisti presenti che furono presi di sorpresa e si trovarono in un momento di confusione. I fatti: 25 novembre 2006, le due squadre si sfidano nel corso del tour di fine anno e la Welsh Rugby Union voleva onorare un precedente storico capitano un secolo prima: quando Galles e All Blacks inaugurarono la loro storia, il 16 dicembre 1905 durante il tour degli “Originals”, dopo la haka il pubblico gallese rispose cantando a squarciagola Land of my Father, l’inno nazionale.
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Questa variazione era stata accettata in occasione della partita disputata nel 2005 (vinta 3-41 dagli All Blacks) con i neozelandesi che diedero il via libera ma solo per quell’occasione. La WRU invece lo voleva riproporre anche l’anno seguente ma i neozelandesi non erano d’accordo. A furia di trattare non si trovò un punto d’incontro, e la risposta si manifestò in qualcosa di mai visto prima (e si spera anche dopo, visto che ha tolto un momento emozionante): la haka venne fatta in spogliatoio, coi titolari schierati davanti alle riserve e allo staff tecnico. Niente spettacolo in campo, con le immagini della haka in spogliatoio che iniziarono a essere diffuse prima degli inni nazionali, poi schierati per la partita.
Il problema principale? Gli All Blacks erano a dir poco furiosi. Lo racconta Adam Jones, storico pilone gallese: “Sfidarli è sempre difficile, figuriamoci poi quando sono arrabbiati. Non mi dimenticherò mai di quella partita del 2006. Nick Evans, che è stato mio compagno di squadra agli Harlequins, mi raccontò che dopo l’episodio della haka sono scesi in campo per distruggerci”. E in effetti non fu un pomeriggio semplice per il Galles, travolto 45 a 10.
Mils Muliaina invece torna sull’episodio della haka in spogliatoio: “Avevamo accettato di cambiare il protocollo per il 2005 giusto perché era un’occasione speciale. Loro invece ci volevano obbligare a rifarlo, la nostra posizione era chiara invece. Abbiamo deciso insieme di farla in spogliatoio, senza pensarci più di tanto”.
Vietato fare arrabbiare gli All Blacks.
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