Dopo il drop allo scadere con Edimburgo il numero 10 decide a tempo scaduto anche la gara contro l’altra formazione scozzese
Oops, I did it again cantava Britney Spears 21 anni fa, circa 20 mesi prima che Leonardo Marin venisse al mondo.
L’ha fatto di nuovo anche il giovane numero 10 del Benetton che, dopo aver giustiziato Edimburgo con un drop a tempo scaduto, si ripete contro i Glasgow Warriors mandando fra i pali il calcio che vale il 19-18 e i 4 punti in classifica per il Benetton Rugby.
La partita di Monigo sembrava ormai sfuggita dalle mani di un Benetton che, dopo una buona prima frazione in chiave offensiva, si era inceppato nella ripresa pur occupando in maniera continua la metà campo avversaria ed avendo numerose possibilità nella zona rossa degli scozzesi.
Una prova destinata ad infrangersi contro i soliti problemi (una difesa insufficiente sui drive da rimessa laterale, uno gioco al piede scarso e una netta inferiorità nel gioco aereo, troppi errori in attacco) veniva risolta anche da una sorta di suicidio degli avversari: con tre minuti da giocare, i Warriors avevano il possesso all’interno dei 22 metri del Benetton.
Tre calci di punizione in fila, uno per tenuto, uno per placcaggio alto e uno per una spinta al saltatore in rimessa laterale ribaltavano completamente la situazione mettendo Marin in condizione di vincere la partita per i padroni di casa.
Il pomeriggio dei Leoni era partito nel migliore dei modi, con un Rhyno Smith brillantissimo nel segnare una splendida meta individuale al primo pallone dell’incontro, dopo appena 36 secondi dal fischio d’inizio, ma si era poi progressivamente andato ad incagliare: al sudafricano aveva risposto Jack Dempsey all’8′, alla meta di Pettinelli replicava Darge per il primo vantaggio scozzese al 34′, sul 15-13 con cui si sarebbe poi andati all’intervallo.
Nonostante un inizio di secondo tempo in salita (giallo a Lamaro e piazzato di Thompson al 44′), il Benetton prendeva le redini del gioco nella ripresa, accorciando di nuovo a -2 allo scoccare dell’ora di gioco. Il drive offensivo, però, non funzionava. La mischia chiusa soffriva, specie a sinistra, sia con Zani che poi con l’adattato Baravalle. I trequarti non riuscivano più a trasformare alcun pallone in occasioni pericolose.
Il primo tentativo di sorpasso nel punteggio Marin lo ha avuto sulla piazzola al 72′ da posizione non difficile, ma ha strozzato il calcio spendendolo fuori. Otto minuti più tardi ha fortunatamente avuto maggior sangue freddo per ottenere una vittoria che riporta in equilibrio il bilancio stagionale dei Leoni.
Benetton Rugby: 15 Rhyno Smith, 14 Edoardo Padovani, 13 Tommaso Menoncello, 12 Luca Morisi, 11 Ratuva Tavuyaram 10 Leonardo Marin, 9 Dewaldt Duvenage, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (c), 6 Giovanni Pettinelli, 5 Federico Ruzza, 4 Carl Wegner, 3 Tiziano Pasquali, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Federico Zani.
A disposizione: 16 Corniel Els, 17 Tomas Baravalle, 18 Ivan Nemer, 19 Niccolò Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Garbisi, 22 Joaquin Riera, 23 Luca Sperandio
Marcatori Benetton
Mete: Smith (1), Pettinelli (22)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Marin (30, 62, 80)
Glasgow Warriors: 15 Cole Forbes, 14 Kyle Steyn, 13 Sione Tuipulotu, 12 Sam Johnson (c), 11 Rufus McLean, 10 Ross Thompson, 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge, 6 Matt Fagerson, 5 Richie Gray, 4 Rob Harley, 3 Oli Kebble, 2 George Turner, 1 Jamie Bhatti.
A disposizione: 16 Johnny Matthews, 17 Nathan McBeth, 18 Enrique Pieretto, 19 Kiran McDonald, 20 Thomas Gordon, 21 Jamie Dobie, 22 Duncan Weir, 23 Ollie Smith
Marcatori Glasgow
Mete: Dempsey (8), Darge (34)
Trasformazioni: Thompson (34)
Calci di punizione: Thompson (17, 44)
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