Il pilone del Rovigo non sarebbe stato eleggibile contro la Spagna. La FIR cerca una via di fuga dalla sanzione di World Rugby
I più attenti fra gli appassionati della palla ovale azzurra avranno notato che il prossimo test match della seconda selezione italiana contro la Romania, previsto per il prossimo 18 dicembre, non vedrà scendere in campo l’Italia A ma l’Italia Emergenti.
Un cambio di direzione improvviso dal punto di vista della nomenclatura, utilizzata nel comunicato ufficiale, che non è un errore, bensì una toppa posta a copertura di un colpevole buco.
Lo scorso 30 ottobre, infatti, in occasione della partita tra Italia A e Spagna, gli Azzurri hanno fatto scendere in campo il pilone sudafricano del Rovigo Entienne Swanepoel, con l’intenzione così di catturarlo per essere un possibile internazionale azzurro.
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Secondo la Regulation 8 di World Rugby la seconda nazionale designata di una squadra è utile ai fini della definizione dell’eleggibilità di un giocatore. Peccato che Swanepoel abbia però interrotto i suoi tre anni continuativi di militanza in Italia, risultando tesserato per un breve lasso di tempo presso un club sudafricano e violando così uno dei requisiti per l’eleggibilità.
La pena della federazione internazionale per l’infrazione di tale regola corrisponde ad una multa da 100mila euro e la squalifica per il team manager della squadra.
In passato, altre federazioni hanno commesso errori simili: nel 2018 Spagna e Romania si giocarono la possibilità di qualificarsi alla Rugby World Cup 2019 schierando giocatori non eleggibili, e nel corso dello stesso Rugby Europe Championship anche il Belgio incorse nella stessa infrazione.
Ci si aspetterebbe invece di più da un movimento come quello italiano, che per risolvere l’annosa questione avrebbe fatto ricorso alla cavillosa questione della nomenclatura: come riportano il sito web NPR – Non Professional Rugby e La Gazzetta dello Sport il ritorno alla dicitura Italia Emergenti e la ben chiara specifica nel comunicato ufficiale della FIR che si tratta della “seconda rappresentativa italiana” servirebbe quindi a evidenziare una differenza fra Italia A ed Italia Emergenti, a questo punto mantenuta come seconda nazionale designata e rilevante ai fini dell’eleggibilità.
Se la sanzione di World Rugby arriverà in ogni caso non è ancora dato sapere, ma secondo La Gazzetta dello Sport sarebbe stato l’intervento di Franco Ascione, relegato in precedenza a ruoli minori dalla nuova direzione della Federazione Italiana Rugby, a dare una chance all’Italia di farla franca.
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Se dunque l’Italia A non venisse considerata da World Rugby la seconda nazionale designata non sono da considerarsi catturati per gli Azzurri sia Entienne Swanepoel, suo malgrado al centro della querelle dopo essersi tesserato per un club sudafricano al solo scopo di sfruttarne le strutture per allenarsi durante la offseason, che Ange Capuozzo.
Hame Faiva e Ratuva Tavuyara, invece, sono ormai a tutti gli effetti Azzurri, avendo potuto debuttare con la nazionale maggiore contro l’Uruguay.
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