Challenge Cup: Gloucester batte i leoni. Benetton sconfitto 54-25

Otto mete a segno per gli inglesi. Niente bonus offensivo per i biancoverdi

Dove e quando si vede la finale di Rainbow Cup, tra Benetton e Bulls?

Challenge Cup: Gloucester sconfigge i leoni 54-25. Niente bonus per i biancoverdi

Al Kingsholm Stadium di Gloucester, il Benetton Rugby di Marco Bortolami debutta nella Challenge Cup ’21/’22. L’avvio dei veneti è subito positivo: fuorigioco Gloucester e penal’touche sui 5 metri d’attacco. Possesso conquistato sul lancio in rimessa laterale, drive che non avanza, ma sullo sviluppo del multifase, sempre all’altezza dei 5 metri d’attacco, Gloucester concede un altro penalty. I Leoni tornano così in rimessa laterale, organizzando un altro lunghissimo multifase in zona rossa, con una serie di cariche che consentono il mantenimento del possesso, ma non l’avanzamento, sino al super tenuto di Ackermann.

Al 4′, sul primo possesso locale, fallo leonino sul drive Gloucester e rimessa di penalità sui 10 metri d’attacco inglese. Palla vinta in touche, buona trasmissione sin su Rees-Zammit, che calci in lungo linea per sé stesso sull’out destro, ma Padovani annulla e sventa la minaccia portata dai padroni di casa.

Al 9′, sulla prima mischia della serata, calcio contro Val Rapava-Ruskin. Rhyno Smith va per i pali, leggermente al di qua della metà di campo e trova il 3-0 biancoverde. Dopo il restart, Gloucester monopolizza il possesso per diverse fasi, sin che – all’altezza dei 10 m offensivi degli inglesi – Zuliani non forza un tenuto prezioso.

I Leoni, riportandosi in attacco, hanno – ancora dalla piazzola – anche l’opportunità (sfruttata da Smith, al 12′) di andare sul 6-0, per un penalty generato da un placcaggio alto di Kirill Gotovtsev.

Al 20′, dopo un periodo di pressione inglese, arriva la prima marcatura pesante di Gloucester: due falli filati per i leoni (prima in difesa sul drive e poi fuorigioco sui 5 metri), penal’touche in zona rossa e sigillo del tallonatore Singleton per il 5-6. Sul calcio di restart, impressionante corsa di Alemanno, che conquista il pallone in presa aerea, attiva le gambe e batte un paio di difensori ospiti, venendo portato fuori da Lamaro sulla linea dei 10 metri in attacco degli inglesi.

Gloucester alza il ritmo e lavora molto bene palla in mano, marcando la seconda meta al 24′: mischia in mezzo alla propria area dei 22 in difesa, splendido loop con Twelvetrees (partita superba per fosforo e pulizia la sua) che attiva Meehan sull’out destro, prima che il mediano di mischia faccia correre Rees-Zammit sull’out destro. Il gallese risale il campo palla al piede e piazza un calcio lungo l’out molto insidioso, con il rimbalzo che tradisce Pani e premia l’accorrente Meehan, che sigla il 10-6, prima della trasformazione di Hastings per il 12-6.

Gloucester continua a lavorare al meglio palla in mano, con multifase che permettono agli inglesi – spesso in grado di vincere le collisioni – di risalire il campo, e soluzioni lussuose palla con gli avanti che mostrano splendide mani e pongono quesiti complessi alla difesa ospite, anche con passamano sontuosi intrapod. Al 30′, il placcaggio su un rivale senza palla di Lamaro lascia i leoni in 14, con Gloucester che va a segno sfruttando subito il drive, con la firma di Reid e la trasformazione di Hastings per il 19-6.

L’inerzia del match sembra tutta a favore dei locali, ma si accende all’improvviso Rhyno Smith, che prima si inventa al meta sontuosa del 34′: touche in mezzo al campo, riceve il pallone da 10 e attacca in modo straordinario, trovando il buco, battendo due uomini e bruciando l’intervento in extremis di Rees-Zammit alla bandierina di sinistra. Dopo la trasformazione (per il 19-13), poi, si inventa un calcettino – sui propri 22- che attiva la corsa di Ioane. L’ala vola sin oltre la metà di campo battendo due uomini e premiando il sostegno di Riera. Il centro attiva Pani, che viene fermato a ridosso della linea di meta. Sulla mischia susseguente, però, dopo un paio di cariche, Negri va oltre, per il 19-18 con cui si va alla pausa lunga.

Al 1′ della ripresa, Gloucester inizia subito con l’acceleratore schiacciato: palla conquistata in mezzo al campo, vincendo la battaglia aerea, un paio di cariche corrosive sul lato destro del campo, ad assorbire difensori e guadagnare metri e poi, splendida combinazione dei trequarti, con May attivato sull’out sinistro che già pregusta la marcatura pesante, venendo portato fuori in extremis. Sulla rimessa sui 5 metri, però, possesso perso dal benetton, e carica vincente di Alemanno. Hastings converte e riporta subito i suoi sopra break (26-18, al 41′).

Gli inglesi monopolizzano possesso e territorio nei 10′ successivi, costringendo i leoni ad un paio di falli professionali filati sui 5 metri. Sull’ennesimo drive avanzante dei locali, Herbst fa collassare irregolarmente il maul: giallo e meta tecnica al 50′ (33-18).

L’indisciplina leonina è il vulnus principale della serata degli italiani, che concedono troppi calci e possibilità facili di risalita del campo ai locali, e al 58′ capitolano nuovamente. Rees-Zammit accelera sull’out di destra, poi un paio di ricicli superbi di Alemanno e Clarke vicino alla bandierina, con il subentrato Varney che timbra il 38-18 (Hastings converte per il 40-18).

Al 61′, un fuorigioco di Gloucester permette ai leoni di riaffacciarsi sui 5 metri d’attacco, con una penal’touche. Il maul non avanza, ma altro fallo per cambio di legatura. Sul vantaggio calcetto di Riera per Morisi, che schiaccia in meta. Smith converte per il 40-25. E’ anche una delle ultime fiammate leonine, con i padroni di casa che allungano ulteriormente, facendo sempre male con il maul, che prima consente – dopo ottima trasmissione dell’ovale – il sigillo a May, e poi l’ottava marcatura con lo stesso maul, griffata Clement. Nel finale, privi di Zuliani (uscito con l’avambraccio supportato da una fasciatura), i leoni sfiorano la quarta meta del bonus offensivo, con una furba che permette ad Els di andare ad un passo dalla segnatura pesante alla bandierina di destra, ma mancano del guizzo vincente e tornano dalla trasferta con zero punti.

Prossimo impegno, ora, il derby di URC contro le Zebre, in programma alla vigilia di Natale.

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Gloucester v Benetton – formazioni iniziali e marcatori

Gloucester: 15 Lloyd Evans, 14 Louis Rees-Zammit, 13 Chris Harris, 12 Billy Twelvetrees, 11 Jonny May, 10 Adam Hastings, 9 Ben Meehan, 8 Ruan Ackermann, 7 Lewis Ludlow (c), 6 Jordy Reid, 5 Matias Alemanno, 4 Freddie Clarke, 3 Kirill Gotovtsev, 2 Jack Singleton, 1 Val Rapava-Ruskin
A disposizione: 16 Henry Walker, 17 Jamal Ford-Robinson, 18 Fraser Balmain, 19 Andrew Davidson, 20 Jack Clement, 21 Stephen Varney, 22 Giorgi Kveseladze, 23 Kyle Moyle

mete: Singleton (19′), Meehan (24′), Reid (29′), Alemanno (41′), meta tecnica (50′), Varney (58′), May (65′), Clement (75′)
trasformazioni: Hastings (26′, 30′, 42′, 60′), Evans (67′, 76′)
punizioni:

Benetton Rugby: 15 Lorenzo Pani, 14 Edoardo Padovani, 13 Tommaso Menoncello, 12 Joaquin Riera, 11 Monty Ioane, 10 Rhyno Smith, 9 Callum Braley, 8 Michele Lamaro (C), 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzzo, 4 Irne Herbst, 3 Tiziano Pasquali, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Thomas Gallo.
A disposizione: 16 Corniel Els, 17 Cherif Traoré, 18 Ivan Nemer, 19 Niccolò Cannone, 20 Braam Steyn, 21 Alessandro Garbisi, 22 Dewaldt Duvenage, 23 Luca Morisi

mete: Smith (35′), Negri (40′), Morisi (63′)
trasformazioni: Smith (37′, 63′)
punizioni: Smith (10′)

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