La posizione del coach dei Wasps
Dopo le ultime restrizioni in Scozia e Galles, che costringeranno le squadre a disputare i prossimi match a porte chiuse o comunque con un bacino di spettatori molto ridotto, l’head coach dei Wasps Lee Blackett ha commentato con molta preoccupazione la possibilità che ciò possa accadere anche in Premiership.
“Nessuno vorrebbe giocare 3 o 4 settimane senza tifosi – ha detto il tecnico – e in questo caso dovremmo esaminare l’ipotesi di un’interruzione. Penso sia la cosa migliore, non riesco a immaginare che i club possano essere d’accordo nel dire «ok, giochiamo 3 settimane senza pubblico»”.
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Blackett, che ha parlato a Planet Rugby, insiste: “Sarebbe nell’interesse finanziario dei club, e anche dei giocatori, perché è dimostrato che con il pubblico l’intensità delle partite è maggiore. Si vedrebbe uno spettacolo migliore in campo”.
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Inevitabilmente, il lato economico pesa in scelte di questo genere, soprattutto nella prospettiva di giocare il Boxing Day senza pubblico. L’idea di giocare nuovamente a porte chiuse e di perdere quindi una delle principali fonti di introiti fa venire i brividi ai club di Premiership: “So che le regioni gallesi, che non avranno pubblico, saranno devastate, perché questo giorno per loro è una delle principali fonti di guadagno della stagione. Inoltre, a Natale spesso ci sono persone che vengono allo stadio per la prima volta, ed è la migliore occasione per cercare di trattenerle a lungo termine”.
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