Uno sguardo ai 12 mesi che ci apprestiamo a lasciare alle nostre spalle
Benché ancora (almeno in parte) scalfito dagli arcinoti motivi sanitari – dopo un 2020 che si spera possa rimanere un unicum nella storia non solo ovale -, l’anno solare 2021 (in cui si è insediato il nuovo presidente federale Marzio Innocenti) si è rivelato intenso e ricco di accadimenti di peso per il rugby nostrano.
Lo riviviamo, mese per mese attraverso i fatti più importanti e significativi.
Gennaio
– L’anno si apre con il ritiro (allora internazionale) di uno dei pilastri storici della Nazionale. Dopo aver fatto il suo ritorno in campo con l’Italia nelle Autumn Nations Series 2020 (mancava dal Sei Nazioni 2019, chiuso con un brutto infortunio contro la Francia), nel primo mese del 2021 Leonardo Ghiraldini – tallonatore nonché capitano azzurro da oltre 100 caps – annuncia l’addio con una selezione, quella azzurra, di cui ha scritto la storia.
– In casa Benetton Rugby, alla luce dei risultati deficitari, viene annunciato che Kieran Crowley chiuderà con un anno di anticipo – al termine della stagione – il suo percorso da capo allenatore dei leoni. Al suo posto da head coach, a partire dal ’21/’22, viene annunciato, pochi giorni dopo, Marco Bortolami – storico ex capitano azzurro e già da diverso tempo assistente nello staff dello stesso Crowley.
Febbraio/Marzo
– L’Italia chiude in ultima posizione il Sei Nazioni 2021, non riuscendo ad archiviare alcun successo. Debuttano in azzurro, nel corso del torneo, il pilone Daniele Rimpelli ed il centro Nacho Brex (entrambi contro la Francia alla 1^ giornata) ed il seconda/terza linea Riccardo Favretto (contro la Scozia).
– Marzio Innocenti è il nuovo Presidente Federale. Nell’Assemblea Generale Ordinaria Elettiva della FIR del 13 marzo, il livornese classe ’58 – storico capitano della nazionale azzurra – ha ottenuto il 56,38% dei voti al primo scrutinio superando la concorrenza di Paolo Vaccari (40,37%) e del presidente uscente Alfredo Gavazzi (3,2%).
– Contestualmente, viene eletto anche il nuovo Consiglio Federale.
Aprile
– Michael Bradley, capo allenatore irlandese delle Zebre viene insignito dal board del Pro14 del titolo di “Coach of the Year”, per quanto concerne il ‘fu torneo celtico’.
– L’Italdonne di Andrea Di Giandomenico chiude al quarto posto il Sei Nazioni di categoria, perdendo la finale per il podio in Irlanda (25-5 per le irlandesi, dopo la sconfitta all’esordio nel torneo contro l’Inghilterra ed il netto successo in Scozia). Debuttano in azzurro, nel corso del torneo, l’avanti Gaia Maris e la trequarti Alyssa D’incà.
– C’è un nuovo management alle Zebre Rugby: saluta l’amministratore unico Andrea Dalledonne, arrivano Carlo Checchinato – amministratore delegato della franchigia -, con Michele Dalai Presidente del club e Franco Tonni, membro del Consiglio.
– Il rugby azzurro piange, a distanza di pochi giorni, la morte di due leggende come Massimo ‘Maus’ Cuttitta e Marco Bollesan.
Maggio
– Kieran Crowley viene ufficializzato come nuovo CT azzurro (con lui, nello staff, anche Marius Goosen e Andrea Moretti). Il neozelandese classe ’61, dopo il quinquennio con il Benetton Rugby, succede a Franco Smith, che resta nei quadri della federazione azzurra, in qualità di Responsabile dell’altro livello.
Giugno
– Il Benetton Rugby vince la Rainbow Cup, sconfiggendo con un clamoroso 35-8 i sudafricani dei Bulls nella finale di Monigo. I leoni scrivono la storia dell’ovale italiano, archiviando il primo trofeo internazionale di un club/franchigia del ‘belpaese’.
– Il Rovigo di Umberto Casellato si laurea campione d’Italia 2021 (13esimo titolo), sconfiggendo il Petrarca (23-20, in un derby d’Italia speciale) al termine di una finale tiratissima al Plebiscito di Padova. Decisiva la meta di Carel Greeff, all’ultimo secondo utile.
– L’ASM Romagnat delle tre azzurre Marta Ferrari, Francesca Sgorbini e Sara Tounesi vince l’élite 1, massimo campionato francese in salsa rosa. Decisiva la vittoria in finale 13-8 contro Blagnac.
Luglio
– L’under 20 chiude al quinto posto il Sei Nazioni di categoria, tutto in scena all’Arms Park di Cardiff. I ragazzi di Brunello sconfiggono nettamente la Scozia, sfiorando il successo anche contro Francia, Inghilterra ed Irlanda, dovendosi tuttavia accontentare di 7 punti complessivi e della posizione 5.
– Salta il tour in Nuova Zelanda (in programma due sfide contro gli All Blacks) della Nazionale seniores. Azzurri che così chiudono il loro anno agonistico ’20/’21 con il Sei Nazioni.
Agosto
– L’Italia Under 18 si (e ci) regala una superba vittoria in Inghilterra (a Street), contro i pari età britannici. I ragazzi di Santamaria vincono 27-17.
Settembre
– L’Italia femminile vince il torneo di qualificazione mondiale a Parma (imponendosi nettamente contro Scozia e Spagna, e nonostante il k.o. contro l’Irlanda), strappando il pass per la Rugby World Cup 2022 in Nuova Zelanda. Le azzurre – inserite nella Pool B, con Canada, Usa e Giappone (in ordine di fascia) – apriranno il loro torneo iridato il prossimo 9 ottobre 2022, al Semenoff Stadium (Whangarei) contro le statunitensi. Nel torneo di qualificazione debuttano Sara Seye, avanti del Calvisano, e Vittoria Vecchini, prima linea del Valsugana.
– Sara Barattin, leggenda del rugby femminile (non solo italiano), raggiunge le 100 presenze in maglia azzurra (nella sfida contro l’Irlanda, valida per il torneo di qualificazione mondiale), divenendo la prima ‘centuriona’ di FIR.
Ottobre
– Tornano finalmente in campo, per la gioia di giocatori, staff ed appassionati, tutti i campionati- dalla A alla C, passando per la A femminile (Unico torneo che aveva disputato almeno una giornata nell’autunno 2020), dopo 20 mesi di stop.
– Michele Lamaro, flanker romano classe ’98 del Benetton Rugby, è il nuovo capitano della Nazionale Italiana (dopo aver già ricoperto tale ruolo in Under 17,18 e 20). Succede al tallonatore delle Zebre Luca Bigi, che aveva avuto onori ed oneri del capitanato degli azzurri a partire dal Sei Nazioni 2020.
– L’Italia A di Alessandro Troncon – capitanata da Giovanni Pettinelli -vince in Spagna 13-11, nel primo test azzurro dell’autunno internazionale.
Novembre
– L’Italia – con il CT Kieran Crowely ed il capitano Michele Lamato, alle prime volte nei rispettivi ruoli – gioca tre sfide nelle Autumn Nations Series 2021. Sconfitta contro All Blacks (47-9, a Roma) ed Argentina (16-37, a Treviso), la selezione azzurra torna al successo, il primo dal Mondiale 2019, contro l’Uruguay, superato 17-10 allo ‘Stadio Lanfranchi’ di Parma. Contestualmente, arriva il debutto internazionale per il prima linea del Benetton Ivan Nemer (contro gli All Blacks), per il terza linea del Benetton Rugby Giovanni Pettinelli ed il numero 9 delle Zebre Alessandro Fusco (entrambi contro l’Argentina), e per il trio Pierre Bruno (ala delle Zebre), Hame Faiva (tallonatore del Benetton) e Ratuva Tavuyara (trequarti dei leoni), tutti e tre contro i Teros.
– L’Italia A di Troncon supera nettamente (31-13) l’Uruguay al ‘Plebiscito di Padova’, nel secondo impegno dell’autunno.
Dicembre
– Beatrice Rigoni è inserita nel ‘Dream Team of the Year’ dell’anno da World Rugby. Un riconoscimento di rilievo per la fuoriclasse ’95 patavina (nativa di Abano Terme), in forza al Valsugana, che da anni gioca ad un superbo livello sul proscenio internazionale, formando una delle coppie di centri più forti del panorama mondiale con la compagna (anche di club) Michela Sillari.
– L’Italia Emergenti – dichiarata seconda selezione azzurra, spodestando la A – sconfigge nettamente a Parma la Romania A. Determinante, per il 50-26 conclusivo, l’apporto di Simone Gesi, ala classe ’01 del Colorno (grande protagonista in estate con la Under 20), autore di una tripletta.
– Dopo quasi 3 anni di assenza dai campi di gioco (per l’infortunio patito a Twickenham, in azzurro nel marzo 2019) si ritira ufficialmente Tommaso Castello, centro azzurro e capitano delle Zebre, una delle anime della franchigia ducale nella seconda metà della decade scorsa.
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