Infortuni e scelte tecniche tolgono frecce all’arco di Kieran Crowley
Kieran Crowley annuncerà i suoi convocati per il prossimo Sei Nazioni il 13 gennaio. La lista, inevitabilmente, sarà principalmente composta di giocatori militanti nello United Rugby Championship con le due franchigie italiane, il Benetton e le Zebre.
Il terzo serbatoio dal quale attingere, quello degli italiani impiegati all’estero, è al momento più scarico del previsto.
Gli Azzurri che giocano in Premiership e in Top 14 dovrebbero essere le frecce più pregiate nella faretra dello staff tecnico guidato dal neozelandese ex Benetton, ma infortuni e scelte tecniche hanno portato a una situazione non particolarmente rosea in vista di un Torneo che già si presenta assai complesso di per sé.
In Premiership
Matteo Minozzi è da settimane nella lista degli indisponibili dei Wasps. L’estremo dovrebbe essere in procinto di risolvere i propri problemi fisici e dovrebbe essere di nuovo a disposizione di Lee Blackett già dal prossimo 15 gennaio, data in cui, teoricamente, si dovrebbe giocare la gara di Champions Cup contro il Tolosa.
Una stagione sfortunata per Minozzi, che fra un acciacco e un altro è riuscito a mettere insieme appena 3 presenze con il suo club, per un totale di 226 minuti giocati. Il suo destino è peraltro comune a quello del resto della squadra, che sta patendo fin da inizio anno per un’infermeria costantemente piena, con numeri che oscillano da mesi fra i 15 e i 20 giocatori fermi ai box.
Un altro giocatore comparso da settimane nella lista degli indisponibili del suo club è Tommy Allan. Il mediano di apertura degli Harlequins ha giocato un inizio di stagione molto convincente, ma fra ottobre e novembre è dovuto uscire prima della fine del primo tempo in tre occasioni consecutive.
Allan è comunque vicino al rientro ed ha ricominciato ad allenarsi con i compagni sul campo. La sua presenza al prossimo Sei Nazioni è comunque in forte dubbio, vista la rinuncia a partecipare già ai test di novembre. Il periodo in cui si gioca il Torneo, peraltro, sarà quello che lo vedrà prendere probabilmente le redini della squadra in assenza di Marcus Smith.
Con Marco Riccioni fermo ai box a lungo dopo l’operazione per la rottura del legamento crociato, Stephen Varney e Marco Fuser chiudono la lista degli italiani d’Inghilterra. I due sono accomunati dallo scarso minutaggio concesso loro a Gloucester e Newcastle.
Varney ha giocato poco più di 200 minuti in 7 presenze stagionali, di cui solo 2 dal primo minuto, in Challenge Cup e Premiership Cup. Relegato dai colleghi di reparto Ben Meehan e Charlie Chapman al ruolo di terza scelta del club, è riuscito ad ottenere una relativa continuità nel mese di dicembre, ma non è fra i 23 convocati per la gara del Gloucester contro i Saracens.
Fuser invece non gioca dal 10 dicembre, gara di Challenge Cup contro i Worcester Warriors. Dopo una buona prima parte di stagione con 4 presenze nelle prime 4 giornate di Premiership, il seconda linea non ha sostanzialmente più avuto occasioni di mettersi in mostra.
In Top 14
La doppietta di Federico Mori con l’UBB è la più lieta notizia riguardante gli italiani all’estero degli ultimi tempi. Entrato a partita in corso, l’Azzurro ha firmato due mete in 12 minuti, dimostrando anche una crescita di fiducia nei propri mezzi.
Sette presenze e 380 minuti giocati nel club capolista in Top 14, con una discreta concorrenza nel ruolo di ala, sono sicuramente un buon biglietto da visita per il classe 2000 che, nonostante a novembre abbia denunciato ancora qualche lacuna da colmare, può puntare a far parte del gruppo azzurro e a prendere parte al suo terzo Sei Nazioni.
Paolo Garbisi è stato certamente il più continuo da un punto di vista di qualità e quantità di gioco messo in campo da un Azzurro impiegato all’estero (715 minuti giocati, 10 presenze di cui 9 da titolare, 112 punti segnati).
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A forte rischio, però, la presenza di Montpellier a Tolosa per il big match della quindicesima giornata di Top 14: il club ha comunicato venerdì 7 gennaio di aver riportato un alto numero di contagi e di aver tempestivamente informato la LNR. Si attendono i risultati del prossimo round di test per sapere se la squadra ha il numero minimo di giocatori per affrontare la trasferta di domenica sera.
Sergio Parisse, che sembra debba rientrare nel gruppo degli Azzurri per almeno una delle partite che l’Italia giocherà nel prossimo Sei Nazioni, ha giocato per il momento solo 80 minuti dal suo ritorno dall’infortunio al polso, lo scorso 4 dicembre.
Pietro Ceccarelli, infine, fresco di rinnovo con Brive, sta vivendo una stagione comunque non facile nella squadra bianconera, dove oscilla fra l’essere la seconda e la terza scelta nel ruolo di pilone destro. Fino ad oggi per lui 5 presenze, di cui 1 da titolare, per un totale di 172 minuti giocati.
In ProD2
La seconda serie francese ospita 4 giocatori azzurrabili, anche se per la maggior parte di loro una chiamata in nazionale non sembra essere vicina.
Il più papabile sembra essere Ange Capuozzo, anche se non sarà questa probabilmente l’occasione per dare un cap al giocatore di Grenoble: il giocatore ha appena ricominciato a partecipare agli allenamenti collettivi della squadra dopo il rientro dall’operazione chirurgica ad un dito della mano che lo ha tenuto fuori dalle recenti disavventure dei rossoblu.
Edoardo Gori è il giocatore più costante del quartetto. Venerdì 7 giocherà la sua sedicesima gara della stagione contro Montauban. Sarà anche la sua nona presenza da titolare in un Colomiers che, dopo un avvio difficile, ha ripreso quota e ora è quinto in classifica.
Inferiore il minutaggio per il suo compagno di squadra Michele Campagnaro, che ha comunque messo insieme 400 minuti con le sue 9 presenze. L’ex centro della nazionale ha faticato però ad imporsi come prima scelta, partendo da titolare solo 4 volte.
Infine, Edoardo Iachizzi dovrà rimanere fuori circa 4 mesi. Il seconda/terza linea di Vannes ha riportato un brutto infortunio al bicipite, è stato recentemente operato e dovrà affrontare ora un lungo recupero che lo riporterà sui campi solo alla fine della stagione.
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