Il rosso a Simon Zebo non impedisce alla Red Army di battere i nordirlandesi al Thomond Park
Sabato 8 gennaio si sono giocate 3 gare di URC valide per il decimo turno del torneo. Volano le due franchigie scozzesi: Edinburgh batte Cardiff e si regala il primo posto provvisorio in classifica generale, Glasgow vince sugli Ospreys e aggancia Ulster al terzo posto.
Il Munster è capace di battere Ulster anche se in 14 per la maggior parte dell’incontro, a causa del cartellino rosso comminato a Simon Zebo.
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Edinburgh Rugby v Cardiff Rugby 34-10
La squadra di Mike Blair continua nella sua formidabile marcia. Da inizio stagione il club della capitale scozzese ha perso solo una partita, quella decisa dal drop di Leonardo Marin all’ultimo respiro a Treviso. Poi un pareggio e solo vittorie.
Contro Cardiff, tra le mura amiche del Dam Health Stadium, Edinburgh non si guarda mai indietro e domina l’incontro, ispirata dalla coppia argentina Ramiro Moyano-Emiliano Boffelli. I due Pumas segnano una meta a testa nei primi 10 minuti, mentre prima della fine del primo tempo arrivano le marcature anche di Mark Bennett e James Lang, i due centri, per archiviare sostanzialmente la pratica.
Andati al riposo sul 27-3, gli scozzesi gestiscono la ripresa. Un errore gestuale in fase offensiva consente a Owen Lane di risalire tutto il campo con un calcio all’ovale e schiacciare in area di meta per un timido tentativo di accorciare il divario, ma è ancora Mark Bennett a sigillare l’incontro a sette minuti dal termine con la seconda meta personale. Finisce 34-10.
Glasgow Warriors v Ospreys 38-19
Non molto diverso il copione dello Scotstoun, dove il piede preciso di Gareth Anscombe non basta per tenere a galla gli Ospreys contro la squadra di casa.
Glasgow segna 5 mete, aprendo i conti con l’ala classe 1999 Cole Forbes al 21′ e raddoppiando cinque minuti più tardi con Sione Tuipulotu. Ross Thompson trasforma e tiene a bada i gallesi, che grazie al proprio numero 10 si tengono attaccati al match sul 17-12.
Il secondo tempo, però, è appannaggio dei giocatori di casa: l’estremo McKay segna al primo minuto della ripresa e lancia i suoi oltre il break, Tuipulotu firma la doppietta personale quando scocca l’ora di gioco e Fraser Brown chiude i conti a dieci minuti dal termine. Per gli Ospreys segna solo Dan Evans a cose ormai fatte.
È la quinta vittoria in 8 gare per i Glasgow Warriors, che acciuffano Ulster al terzo posto in classifica generale. Solo il Munster, fra le squadre con qualche partita in meno, potrebbe superare la squadra scozzese una volta recuperate le gare saltate.
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Munster v Ulster 18-13
La partita di Ulster sembrava essersi messa perfettamente: dopo appena 7 minuti, il tallonatore Rob Herring sfondava in area di meta per il primo vantaggio al Thomond Park di Limerick; John Cooney aggiungeva due punti con la trasformazione; al quarto d’ora Simon Zebo veniva espulso per placcaggio alto.
E invece la gara si è rivelata talmente in salita che i nordirlandesi hanno finito per perderla, grazie alla caratteristica abnegazione del Munster, che sul proprio campo e con le spalle al muro ha ribaltato imprevedibilmente la gara quando ormai sembrava perduta.
Nella ripresa Nathan Doak, entrato per l’infortunato Cooney, centra i pali due volte per gli uomini di Belfast per tenere a distanza i padroni di casa, a segno con il piede di Jack Crowley.
Negli ultimi venti minuti, però, Munster scatena l’inferno: una prestazione magistrale di Tadhg Beirne ispira i compagni, che vanno in meta con Mike Haley in un momento di ripristinata parità numerica (giallo a Treadwell) e con il giovane Alex Kendellen, il numero 8 dell’Irlanda under 20 allo scorso Sei Nazioni di categoria.
E pensare che Beirne avrebbe dovuto entrare dalla panchina, mentre Kendellen non era nemmeno tra i 23. Peter O’Mahony, però, ha accusato un problema nel riscaldamento e il Munster è stato costretto ad operare il cambio, dando all’ex Scarlets anche la fascia di capitano nel giorno del suo 30esimo compleanno.
Se Beirne ha giocato da fenomeno qual è, distruggendo le velleità di Ulster al breakdown, grande merito va anche ai giovani Munstermen, fra i quali si è distinto anche il seconda linea Thomas Ahern, da tempo indicato come uno dei giovani più interessanti a disposizione della franchigia.
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