Il totem dei Dragoni lancia un messaggio a nome di tutta la squadra
Dopo le discussioni degli ultimi giorni sulla possibilità del Galles di disputare i propri match casalinghi a Londra per evitare, viste le attuali restrizioni presenti in patria, di giocare il Sei Nazioni 2022 in un Principality Stadium a porte chiuse, a prendere la parola, volendo lanciare un segnale su ciò che i giocatori si attendono, è Jonathan Davies, il trequarti dei Dragoni (99 caps totali, di cui 93 col Galles), classe 1988, che sul tema si è così espresso.
“Abbiamo già vissuto un Sei Nazioni senza pubblico e sappiamo che il torneo giocato con la gente sugli spalti è un’altra cosa ha un altro sapore”.
“Vedendo gli altri Paesi che, chi più chi meno, si preparano comunque ad ospitare le partite con il pubblico, questo potrebbe essere penalizzante. Giocare a porte chiuse è terribile. Mi sento fortunato ad aver giocato davanti al pubblico per tutto questo tempo: è uno scenario che ti carica, che ti mette entusiasmo. E’ chiaro che non ho le competenze per dire se sia il caso di giocare o non giocare col pubblico presente allo stadio, ma vi posso dire che i ragazzi della nazionale hanno voglia di vedere la gente riempire i sediolini del Principality”.
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