Il terza linea del Benetton è carico per guadagnarsi un posto nel prossimo Sei Nazioni, portando all’Italia tutta la sua fisicità
Tra i 33 convocati da Kieran Crowley verso le due prime partite del Sei Nazioni c’è anche Toa Halafihi, terza centro del Benetton che è diventato “azzurrabile” dopo aver giocato con la Nazionale Emergenti nello scorso dicembre a Parma. Per il 28enne nato e cresciuto in Nuova Zelanda si aprono quindi le porte del Sei Nazioni, in un reparto dove troverà cinque suoi compagni di franchigia visto che gli altri convocati sono Lamaro, Negri, Steyn, Zuliani e Pettinelli.
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Halafihi è stato intervistato dal Corriere dello Sport in seguito alla chiamata di Crowley, una chiamata che gli fa dire: “Vorrei riuscire a diventare un elemento fisso della Nazionale. Voglio essere parte del cambiamento”. Vincitore dell’NPC con Taranaki nel 2014, tre anni dopo ha debuttato in Europa con Lione prima di venire ingaggiato dal Benetton nel 2018. A Treviso ha sempre detto di trovarsi molto bene, mentre in azzurro Halafihi sogna di trovare Sergio Parisse, da lui definito un atleta di classe mondiale. La speranza dell’equiparato neozelandese è quella di poter presto giocare con l’ex capitano italiano, considerato da Halafihi una persona e un giocatore dal quale si può imparare molto.
Relativamente alla convocazione che potrebbe vederlo nei 23 convocati contro Francia e Inghilterra, prime due avversarie del Sei Nazioni, Halafihi ha detto: “Non posso che essere onorato e grato di avere l’opportunità di vestire questa maglia e rappresentare il Paese. Voglio dare il meglio, senza guardarmi indietro. Portare la mia personalità e il mio spirito competitivo. Se andremo oltre i limiti potremo vincere”.
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Di recente ha rinnovato il suo contratto con il Benetton fino al 2024 e proprio dai Leoni arriveranno gli altri due equiparati neozelandesi convocati in Nazionale, cioè Hame Faiva e Monty Ioane.
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