Scozia, Townsend: “Vincere il Sei Nazioni? Possiamo giocarcela”

L’head coach della nazionale del Cardo ha parlato degli obiettivi del prossimo torneo e spiegato alcune esclusioni eccellenti, come quella di Hastings

Scozia, Townsend: "Vincere il Sei Nazioni? Possiamo giocarcela"

Scozia, Townsend: “Vincere il Sei Nazioni? Possiamo giocarcela” (Ph. Sebastiano Pessina)

Dopo l’ultimo Sei Nazioni, terminato con 3 vittorie su 5, la Scozia vuole alzare ulteriormente l’asticella. Gregor Townsend, del resto, è uno che ha coraggio, e lo ha dimostrato anche nelle ultime convocazioni, escludendo giocatori di peso come Adam Hastings, George Horne, Huw Jones, Fraser Brown, Sean Maitland e Oli Kebble.

L’head coach della Scozia ha parlato a Planetrugby degli obiettivi per il prossimo Sei Nazioni, e della possibilità di rivincere il titolo dopo oltre 20 anni dall’ultimo successo, quando le nazionali coinvolte erano ancora 5: “Nella nostra condizione attuale, crediamo di avere una squadra davvero forte. La competizione per le convocazioni è stata eccellente e abbiamo tanti giocatori in forma. Questa è una grande opportunità per noi, dobbiamo alzare l’asticella. Giochiamo ogni competizione con l’obiettivo di vincere”.

Leggi anche: Scozia: i 39 convocati di Gregor Townsend per il Sei Nazioni 2022

La scelta di convocare ben 39 giocatori, nonostante i tanti esclusi, fa capire quanto Townsend punti sul suo gruppo: “La cosa più importante è la forma in cui si trovano i nostri giocatori, che ha reso la competizione eccellente. Quindi dobbiamo essere fiduciosi. L’anno scorso abbiamo vinto 3 partite e siamo stati sempre in lotta, ma non siamo finiti tra le prime 2 in classifica, quindi questo deve farci capire la portata della sfida che affrontiamo”.

Il tecnico ha poi parlato nello specifico dell’esclusione di Adam Hastings, una delle più chiacchierate, anche perché questo sottintende che dietro Finn Russell, come apertura di riserva, ci sarà Kinghorn, che negli ultimi mesi ha giocato 10 nel suo club: “Adam è stato sempre convocato da quando è ad alti livelli, ma al momento crediamo che Finn (Russell) e Blair (Kinghorn) stiamo giocando meglio. Lui sa di avere delle cose su cui lavorare, ma se ci dimostrerà di essere in forma la porta sarà sempre aperta. Chi perde il posto in nazionale ha ragione di essere deluso, e abbiamo dato a tutti gli esclusi un feedback. Per loro è una sfida e ci aspettiamo una bella risposta”.

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