Una regola complessa, che cambia di situazione in situazione. Eccola spiegata
Il fuorigioco è una regola presente solamente in diversi sport di squadra, tra i quali spiccano il calcio, il football americano, l’hockey su ghiaccio e il rugby. Per ciascuno di essi, rappresenta una delle regole più complesse da comprendere per appassionati, tifosi e qualche volta anche giocatori.
Nella palla ovale, la regola 10.1 del Regolamento definisce così il fuorigioco nel gioco aperto: “Un giocatore è in posizione di fuorigioco, nel gioco aperto, se si trova davanti ad un compagno di squadra che è portatore di pallone o che ha giocato il pallone per ultimo. Un giocatore in fuorigioco non deve interferire con il gioco. Ciò comprende: giocare il pallone; placcare il portatore di pallone; impedire alla squadra avversaria di giocare come desidera.”
Dunque, quando la palla non si trova in una ruck, in una maul, in una mischia ordinata o in una rimessa laterale, un giocatore si trova in fuorigioco solo se è davanti al compagno di squadra che ha il pallone tra le mani o che, ad esempio, lo ha appena calciato oppure lo ha perso in-avanti. In questo caso essere in fuorigioco non è di per sé passibile di sanzione: lo diventa quando chi si trova in posizione di offside diventa un fattore all’interno dell’azione di gioco.
Un esempio: se un giocatore perde il pallone in-avanti, questo non può essere volontariamente raccolto da una compagno di squadra che si trovava davanti a lui nel momento in cui lo ha perso, pena un calcio di punizione per fuorigioco.
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Cosa succede quando c’è un calcio nel gioco aperto
Se un giocatore calcia il pallone, tutti coloro che si trovavano davanti a lui al momento del calcio devono tornare indietro verso la propria linea di meta per 10 metri o fino a quando non vengono superati da un giocatore partito on-side, che può essere colui che ha calciato o un altro compagno di squadra (in gioco nel momento del calcio).
La sanzione per un’eventuale infrazione è un calcio di punizione.
Fuorigioco involontario
Recita così la regola 10.5 del Regolamento di gioco: “Un giocatore è in fuorigioco involontario quando non può evitare di essere toccato dal pallone o da un compagno di squadra che sta portando il pallone. Solo se la squadra in attacco guadagna un vantaggio il gioco deve essere interrotto.”
La sanzione per questo tipo di fallo è solamente una mischia.
Fuorigioco dopo un placcaggio
Ogni volta che avviene un placcaggio e c’è almeno un giocatore in piedi sopra il pallone a terra, si formano due linee di fuorigioco, una per ogni squadra.
La linea del fuorigioco di una squadra è parallela alla linea di meta e passa per il punto più arretrato toccato da un giocatore della propria squadra coinvolto nel placcaggio o in piedi sopra il pallone a terra.
Quindi, se c’è un semplice placcaggio con due persone, un attaccante e un difensore, che finiscono a terra, continuano a valere le regole del fuorigioco nel gioco aperto. Non appena però un giocatore, compagno di squadra dell’attacco o del difensore, o lo stesso difensore che si è rialzato dopo il placcaggio, si trova in piedi sopra il pallone a terra, allora si formano le linee del fuorigioco.
L’unica eccezione al rispetto della linea del fuorigioco dopo un placcaggio avviene nei pressi dell’area di meta. Mettiamo ad esempio che ci sia stato un placcaggio a un metro dalla linea e diversi giocatori per squadra si stiano contendendo il pallone in piedi sopra la situazione di placcaggio. Se l’ultimo giocatore della difesa si trova oltre la linea di meta, allora i suoi compagni non dovranno rimanere dietro la linea che passa per il suo punto più arretrato, ma la linea del fuorigioco per la squadra in difesa diventa la linea di meta.
Quando la situazione di placcaggio finisce le linee del fuorigioco si dissolvono e si ritorna alla situazione di fuorigioco nel gioco aperto.
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Fuorigioco in ruck e maul
Come nella situazione di placcaggio, in ruck e in maul la linea di fuorigioco passa per il punto più arretrato del giocatore in posizione più arretrata di una squadra.
Chiunque voglia aggiungersi ad una ruck o ad una maul deve farlo da dietro la propria linea di fuorigioco.
Come visto in precedenza, una volta finita la ruck o la maul in questione, le linee del fuorigioco si dissolvono e si ritorna alla situazione di fuorigioco nel gioco aperto.
Una particolarità relativa alla maul: una volta che il pallone esce, non ci sono più le precedenti linee del fuorigioco
Fuorigioco in rimessa laterale o in mischia ordinata
Nelle situazioni di lancio del gioco ci sono ulteriori linee del fuorigioco da considerare.
In una rimessa laterale tutti i giocatori partecipanti all’allineamento sono in posizione di in-gioco se rimangono sul proprio lato della linea di rimessa in gioco finché il pallone non è stato lanciato e ha toccato un giocatore o il terreno (regola 18.30 del Regolamento di gioco).
Coloro che invece non partecipano alla rimessa laterale devono rimanere a 10 metri dalla stessa per essere considerati in-gioco, a meno che la linea di meta non sia più vicina. In tal caso i non partecipanti della squadra vicina ad una delle linee di meta hanno tale linea come linea di fuorigioco.
In una mischia ordinata, invece, le linee del fuorigioco per i giocatori non partecipanti a questa fase di gioco sono a 5 metri.
La particolarità riguarda il giocatore in posizione di mediano di mischia non in possesso del pallone. Prima che il pallone venga introdotto, il mediano in difesa può rimanere al fianco del proprio avversario nello stesso ruolo al fianco della mischia oppure aggiungersi già dall’inizio alla linea difensiva a 5 metri.
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Se dopo l’introduzione il mediano in difesa è rimasto al fianco della mischia, per essere considerato in gioco deve rispettare tre diverse norme: può seguire il pallone all’interno della mischia, ma deve rimanere dietro la linea della palla e non può frapporsi fra flanker e numero 8; può ritirarsi definitivamente a 5 metri insieme ai suoi compagni non partecipanti alla mischia; può schierarsi in qualsiasi punto del campo sulla linea del fuorigioco che passa per il punto più arretrato del giocatore più arretrato partecipante alla mischia ordinata.
Come spiega l’arbitro Wayne Barnes in questo modo il numero 9 può direttamente mettere pressione sulla linea arretrata avversaria
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