La storia del tweet diventato virale nelle ultime ore e ripreso dagli All Blacks, dalla Francia e da Nigel Owens, tra gli altri
Alfie è il personaggio più in vista nel mondo del rugby delle ultime 36 ore, grazie a un tweet del padre che ha fatto il giro del mondo, diventando virale e attirando le attenzioni di tutta la comunità ovale sul tema dell’inclusione.
La storia incomincia sabato pomeriggio: Mark Pugsley, un utente di Twitter e padre di un giovane giocatore under 12, pubblica una foto del figlio sul campo da rugby.
“Ho dovuto rimuovere un post da Facebook perché un idiota lo ha commentato dicendo che mio figlio è troppo ‘grosso’ per giocare in under 12 e non è sano. Se solo la gente sapesse quanto lavora duro per essere più in forma e quanto sia stata bassa la sua autostima. Non preoccuparti, Alfie, sarò sempre il tuo più grande tifoso.”
Had to remove a post from Facebook as an idiot commented saying my boy is to “big” to play under 12s and isn’t healthy. If only people knew how hard he works to get fitter and how low his confidence has been. Don’t worry Alfie I’ll always be your biggest fan. pic.twitter.com/cDkA9BQOG8
— Mark Pugsley (@Puggster) January 23, 2022
In poche ore, la dichiarazione d’affetto del padre di Alfie ha ricevuto oltre 200mila likes, è stata retwittata quasi 10mila volte e ha attirato le attenzioni di una miriade di giocatori, tifosi, appassionati, account ufficiali delle squadre e tanti altri, tutti uniti nell’affermare che il rugby è e sarà sempre uno sport per tutti.
Fra le risposte più significative, quella della leggenda All Blacks Jerome Kaino: “Hey Alfie, continua a divertirti e a lavorare duro, il nostro bel gioco è per tutti i generi, per persone di qualsiasi estrazione, di tutte le forme e dimensioni, mantieni il tuo sorriso e continua così.”
Hey Alfie, you keep having loads of fun & working hard mate, our beautiful game is for ALL genders, people from ALL walks of life & also ALL shapes & sizes, keep that smile on your face brother & keep up the awesome work. 👍🏽🙌🏽❤️
— Jerome Kaino (@jeromekaino) January 23, 2022
Il tweet ha attirato sempre maggiori attenzioni, da Nigel Owens, uno dei primi a commentare, fino a Matthieu Jalibert (“mi sono sempre sentito dire che ero troppo piccolo, troppo magro, troppo sottile. […]. Non perdere mai la speranza, credi nei tuoi sogni”).
Alfie, je me suis entendu dire toute ma jeunesse que j’étais trop petit, trop maigre, trop fluet. Quand je lis le poste de ton papa j’ai mal au coeur. Ne perds jamais espoir. Crois en tes rêves.
Ton papa est ton premier fan. Je suis le deuxième. MJ https://t.co/KBvxk1583g— Matthieu Jalibert (@MattJalibert) January 24, 2022
Nelle ultime ore, i messaggi di sostegno sono arrivati anche dalle istituzioni sportive: l’account della federazione francese ha scritto un post in inglese, circostanza più unica che rara, e addirittura World Rugby ha commentato il post di Mark Pugsley.
Alfie, we’re behind you.
Be proud of who you are, because you’re amazing.
Be proud to have the most wonderful dad in the world.
Don’t forget that, whoever you are, or where you come from, we’ll welcome you.
𝗕𝗲𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲 𝗿𝘂𝗴𝗯𝘆 𝗶𝘀 𝗳𝗼𝗿 𝗲𝘃𝗲𝗿𝘆𝗼𝗻𝗲.We love you ❤️ https://t.co/1ju1vtV0EP
— France Rugby (@FranceRugby) January 24, 2022
Una levata di scudi generale che, oltre al sostegno per il giovane Alfie, torna ad affermare i valori di inclusione del rugby come sport dove chiunque può trovare il suo posto e la sua identità, senza nessuna discriminazione, né per la forma e le dimensioni del proprio corpo né per qualsiasi altra ragione.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.