Il pilone argentino si proietta verso la prossima sfida che attende i veneti in URC
Dopo la parentesi europea, per il Benetton Rugby è arrivato il momento di tornare a pensare allo United Rugby Championship e all’imminente sfida del prossimo 28 gennaio, in trasferta, contro i Dragons.
A parlare in casa veneta del momento, ma non solo, è stato il pilone argentino Nahuel Tetaz Chaparro, che al sito ufficiale dei Leoni si è così espresso: “La Challenge Cup? Penso che abbiamo fatto delle buone partite, di un buon livello generale. Però adesso è il momento di far vedere chi siamo, dimostrare che siamo un club importante e per farlo dobbiamo lavorare minuziosamente in ogni dettaglio. Ci sono alcuni punti che dobbiamo migliorare, penso ad esempio alle ruck e alla mischia, e per arrivare a vincere dobbiamo essere completi in tutte le aree di gioco, sia in attacco che in difesa, in modo da far male alle squadre avversarie”.
Sul match contro i Dragons, affrontati un paio di settimane fa a Monigo, e partita speciale per il sudamericano, grande ex della sfida: “Sicuramente sarà una partita diversa dalle altre. I Dragons sono una squadra che conosco bene, soprattutto in casa sono sempre temibili e mi ricordo bene Newport. Sarà speciale per me ritornare al Rodney Parade dopo circa otto anni. Parlando della partita, dobbiamo fare meglio dell’ultima di Lione, serve essere più efficaci nel breakdown, lavorare rapidamente in uscita dalle ruck per giocare il nostro rugby dinamico”.
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I possibili aspetti chiave del match: “Credo che dovremo mostrare una mischia e un drive forti. Perché se riusciremo a metterli in mostra, l’andamento del match cambierà tanto e stiamo lavorando in tal senso. Inoltre se saremo avanzanti in mischia e in drive, potremo offrire maggiore spazio e gioco ai nostri trequarti. Per di più sono dell’idea che se abbiamo un drive nei cinque metri avversari, dobbiamo segnare punti. Le squadre di vertice del campionato non sbagliano su quest’aspetto”.
Sull’assenza dei convocati per l’Italia, un totale di 23 giocatori assenti: “Sappiamo che è diverso allenarsi senza tanti giocatori, ma la mentalità che stiamo osservando è quella giusta, e siamo in un buon momento del nostro cammino. Consci che ci mancano alcuni giocatori, dobbiamo mantenere lo stesso livello di chi ora è impegnato con l’Italia”.
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