Sei Nazioni: Crowley svela i 3 atleti di Premiership che sta provando a portare in azzurro

Nel corso della conferenza stampa di lancio internazionale del torneo

Kieran Crowley ct nazionale italiana rugby

Kieran Crowley ct nazionale italiana rugby- ph. S. Pessina

Il giorno delle convocazioni per il raduno iniziato la scorsa domenica a Verona, in una lunga intervista ad OnRugby, Kieran Crowley spiegò come stesse parlando con diversi giocatori ‘equiparabili’/eleggibili per la selezione azzurra che militano in Premiership (ed un paio anche in URC).

Nel corso del lancio internazionale del torneo andato in scena quest’oggi, come riportato dal ‘Times‘, Crowley ha svelato tre nomi – ampiamente prevedibili – di giocatori del massimo campionato inglese con cui sarebbe in contatto e che starebbe provando a convincere a vestire l’azzurro.

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Si tratta di del trequarti dei Wasps Paolo Odogwu, già accostato all’Italia lo scorso anno prima della convocazione di Eddie Jones con l’Inghilterra per il Sei Nazioni 2021 (non avendo mai debuttato con il team britannico), dell’ala degli Harlequins Louis Lynagh – figlio di madre trevigiana e del leggendario giocatore australiano Michael – e del centro dei Saracens Alex Lozowski (che secondo lo stesso Times sarebbe vicino però anche ad un possibile ritorno in maglia inglese), tutti e tre potenzialmente azzurrabili, per discendenze italiane.

“Sono in contatto con loro. Ho parlato personalmente con Lozowski e Lynagh, ed abbiamo contattato anche Odogwu. Continuerò a coltivare il rapporto con loro e se sceglieranno di rendersi disponibili per vestire l’azzurro, li terremo in considerazione. Sono tutti giocatori di qualità”, ha chiarito Crowley.

“Terremo la comunicazione aperta con loro tre e non solo (aveva parlato di 4 giocatori con noi due settimane or sono, ndr), e se qualcuno di questi ragazzi si renderà disponibile, garantendo ovviamente prestazioni di livello, sarà preso in considerazione per l’azzurro”, ha proseguito l’ex Benetton, chiarendo come ci siano di mezzo anche dinamiche legate a vita personale e contratto dei giocatori in questione.

“Non è solamente una questione di essere eleggibili. Qualcuno come Louis ha anche altre opzioni, ed in generale cosa succede con la loro vita attuale ed anche con la loro situazione contrattuale con i club? Ad esempio, se sono eleggibili per l’Inghilterra, esistono dei bonus per il salary cap, ma se diventano italiani cambiano le carte in tavola”, ha sottolineato Crowley, esponendo uno dei problemi attorno alla faccenda.

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