Il tecnico neozelandese ha detto che non farà turnover per puntare ad una partita in particolare
A poco più di una settimana dall’avvio del Sei Nazioni 2022, Kieran Crowley e lo staff dell’Italia sono intervenuti alla presentazione italiana del Torneo.
Dopo gli interventi del presidente del CONI Giovanni Malagò, del presidente FIR Marzio Innocenti, la presentazione del nuovo sponsor BitPanda e del nuovo palinsesto Sky, è stata la volta dell’head coach azzurro e del capitano Michele Lamaro di rispondere ad alcune domande rivolte loro dalla stampa.
Leggi anche: Sei Nazioni 2022, Italia: Ange Capuozzo convocato per il raduno di Verona
Poche le novità rispetto ai temi già trattati nel recente passato dal tecnico neozelandese: “Abbiamo giocatori che possono giocare numero 15 come Padovani, Marin e Capuozzo, che si è aggiunto negli ultimi giorni. La posizione di pilone destro vede tanti infortunati come Riccioni, Ferrari e Nocera, ma abbiamo fiducia nei ragazzi che formano il gruppo e sappiamo cosa possono fare” ha detto interpellato sui ruoli di estremo e pilone destro.
Dopo aver confermato la necessità che Sergio Parisse accumuli minutaggio prima di una sua convocazione, è poi intervenuto sulla situazione della difesa azzurra e sui tanti punti presi nell’ultimo torneo: “Abbiamo preso circa 45 punti a partita e 6/7 mete, concedendo troppi calci di punizione. Per cui difesa e disciplina sono gli aspetti a cui stiamo lavorando di più”.
“Dal punto di vista dell’esperienza del gruppo, abbiamo giocatori più maturi come Morisi e Brex, contiamo su di loro, ma i tanti giovani che fanno parte del gruppo sono liberi da qualunque vincolo legato ai risultati difficili degli ultimi anni, per cui troveremo un buon bilanciamento. Il turnover? Non punteremo a una partita in particolare, ma cercheremo di schierare giornata per giornata la miglior formazione possibile”.
Leggi anche: Italia, Tommaso Menoncello out per le prime due partite del Sei Nazioni
Chiare e nette anche le parole del capitano, Michele Lamaro: “Non sono un uomo immagine. Il mio obiettivo, da capitano, è performare al meglio e cercare di ispirare i miei compagni a dare il massimo. Vogliamo ritrovare lo spirito della partita contro gli All Blacks. Non essendo ancora esperti su come gestire questo legame che si è creato tra noi, non sempre siamo riusciti a portarlo avanti nelle altre partite di novembre, ma sono certo che ci riusciremo in questo Sei Nazioni”.
“I miei favoriti per la vittoria finale? Francia e Irlanda mi hanno impressionato, ma per me i francesi sono favoriti”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.